Matteo 19,6

Matteo 19,6

(Caritas in Veritate 27c) Tutto ciò va realizzato coinvolgendo le comunità locali nelle scelte e nelle decisioni relative all'uso della terra coltivabile. In tale prospettiva, potrebbe risultare utile considerare le nuove frontiere che vengono aperte da un corretto impiego delle tecniche di produzione agricola tradizionali e di quelle innovative, supposto che esse siano state dopo adeguata verifica riconosciute opportune, rispettose dell'ambiente e attente alle popolazioni più svantaggiate. Al tempo stesso, non dovrebbe venir trascurata la questione di un'equa riforma agraria nei Paesi in via di sviluppo. Il diritto all'alimentazione, così come quello all'acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, ad iniziare, innanzitutto, dal diritto primario alla vita. È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni [65].

Note: [65] Cfr Benedetto XVI, Messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2007: AAS 99 (2007), 933-935.

«Quadragesimo anno»: salario, principio di sussidiarietà

(CDS 91b) La «Quadragesimo anno» ribadisce il principio che il salario deve essere proporzionato non solo alle necessità del lavoratore, ma anche a quelle della sua famiglia. Lo Stato, nei rapporti col settore privato, deve applicare il principio di sussidiarietà, principio che diverrà un elemento permanente della dottrina sociale. L'Enciclica rifiuta il liberalismo inteso come illimitata concorrenza delle forze economiche, ma riconferma il valore della proprietà privata, richiamandone la funzione sociale.


(Mt 19, 6) Famiglia culla di vita e di amore personale e sociale

[6] Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi".

(CDS 209) L'importanza e la centralità della famiglia, in ordine alla persona e alla società, è ripetutamente sottolineata nella Sacra Scrittura: «Non è bene che l'uomo sia solo» (Gen 2,18). Fin dai testi che narrano la creazione dell'uomo (cfr. Gen 1,26-28; 2,7-24) emerge come — nel disegno di Dio — la coppia costituisca «la prima forma di comunione di persone» [458]. Eva è creata simile ad Adamo, come colei che, nella sua alterità, lo completa (cfr. Gen 2,18) per formare con lui «una sola carne» (Gen 2,24; cfr. Mt 19,5-6) [459]. Al tempo stesso, entrambi sono impegnati nel compito procreativo, che li rende collaboratori del Creatore: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra» (Gen 1,28). La famiglia si delinea, nel disegno del Creatore, come «il luogo primario della “umanizzazione” della persona e della società» e «culla della vita e dell'amore» [460].

Note: [458] Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 12: AAS 58 (1966) 1034. [459] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1605. [460] Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 40: AAS 81 (1989) 469.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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