Mt 20,7-16

Mt 20,7-16

(Caritas in Veritate 30b) Il sapere non è mai solo opera dell'intelligenza. Può certamente essere ridotto a calcolo e ad esperimento, ma se vuole essere sapienza capace di orientare l'uomo alla luce dei principi primi e dei suoi fini ultimi, deve essere “condito” con il «sale» della carità. Il fare è cieco senza il sapere e il sapere è sterile senza l'amore. Infatti, «colui che è animato da una vera carità è ingegnoso nello scoprire le cause della miseria, nel trovare i mezzi per combatterla, nel vincerla risolutamente» [75]. Nei confronti dei fenomeni che abbiamo davanti, la carità nella verità richiede prima di tutto di conoscere e di capire, nella consapevolezza e nel rispetto della competenza specifica di ogni livello del sapere.

Note: [75] Ibid., 75: l.c., 293-294.

Dottrina sociale: «Pacem in terris» e tema della pace

(CDS 95a) Con l'enciclica «Pacem in terris» [167], Giovanni XXIII mette in evidenza il tema della pace, in un'epoca segnata dalla proliferazione nucleare. La «Pacem in terris» contiene, inoltre, una prima approfondita riflessione della Chiesa sui diritti; è l'Enciclica della pace e della dignità umana. Essa prosegue e completa il discorso della «Mater et magistra» e, nella direzione indicata da Leone XIII, sottolinea l'importanza della collaborazione tra tutti: è la prima volta che un documento della Chiesa viene indirizzato anche «a tutti gli uomini di buona volontà» [168], che vengono chiamati a un «compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell'amore, nella libertà» [169].

Note: [167] Cfr. Giovanni XXIII, Pacem in terris: AAS 55 (1963) 257-304. [168] Pacem in terris, Indirizzo: AAS 55 (1963) 257. [169] Pacem in terris: AAS 55 (1963) 301.


(Mt 20, 7-16) Laici, regno di Dio, realtà temporali

[7] Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. [8] Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. [9] Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. [10] Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. [11] Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: [12] Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. [13] Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? [14] Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. [15] Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? [16] Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi".

(CDS 541) La connotazione essenziale dei fedeli laici, che operano nella vigna del Signore (cfr. Mt 20,1-16), è l'indole secolare della loro sequela di Cristo, che si realizza appunto nel mondo: «è dei laici cercare il regno di Dio trattando e ordinando secondo Dio le cose temporali» [1139]. Con il Battesimo i laici sono inseriti in Cristo, resi partecipi della Sua vita e della Sua missione secondo la loro peculiare identità: «Con il nome di laici si intendono... tutti i fedeli ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso riconosciuto nella Chiesa, cioè i fedeli che, in quanto incorporati a Cristo con il battesimo, costituiti Popolo di Dio e a loro modo fatti partecipi della dignità sacerdotale, profetica e regale di Cristo, per la loro parte adempiono la missione di tutto il popolo cristiano nella Chiesa e nel mondo» [1140].

Note: [1139] Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 31: AAS 57 (1965) 37. [1140] Ibid.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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