Mt 24,23-28

Mt 24,23-28

(Caritas in Veritate 37b) Oggi tutto ciò risulta più difficile, dato che le attività economiche non sono costrette entro limiti territoriali, mentre l'autorità dei governi continua ad essere soprattutto locale. Per questo, i canoni della giustizia devono essere rispettati sin dall'inizio, mentre si svolge il processo economico, e non già dopo o lateralmente. Inoltre, occorre che nel mercato si aprano spazi per attività economiche realizzate da soggetti che liberamente scelgono di informare il proprio agire a principi diversi da quelli del puro profitto, senza per ciò stesso rinunciare a produrre valore economico. Le tante espressioni di economia che traggono origine da iniziative religiose e laicali dimostrano che ciò è concretamente possibile.

Dottrina sociale: mistero e dignità della persona umana

(CDS 124) Facendo tesoro del mirabile messaggio biblico, la dottrina sociale della Chiesa si sofferma anzitutto sulle principali ed inscindibili dimensioni della persona umana, così da cogliere le più rilevanti sfaccettature del suo mistero e della sua dignità. Non sono infatti mancate in passato, e si affacciano ancora drammaticamente sullo scenario della storia attuale, molteplici concezioni riduttive, di carattere ideologico o dovute semplicemente a forme diffuse del costume e del pensiero, riguardanti la considerazione dell'uomo, della sua vita e dei suoi destini, accomunate dal tentativo di offuscarne l'immagine mediante la sottolineatura di una sola delle sue caratteristiche, a scapito di tutte le altre [233].

Note: [233] Cfr. Paolo VI, Octogesima adveniens, 26-39: AAS 63 (1971) 420-428.


(Mt 24, 23-28) Verità della cultura impegno del fedele laico

[23] Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. [24] Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. [25] Ecco, io ve l'ho predetto. [26] Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. [27] Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. [28] Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.

(CDS 558) La seconda sfida all'impegno del fedele laico riguarda il contenuto della cultura, ossia la verità. La questione della verità è essenziale per la cultura, perché permane «per ogni uomo il dovere di ritenere il concetto di persona umana integrale, nella quale eccellono i valori dell'intelligenza, della volontà, della coscienza e della fraternità». [1169] Una corretta antropologia è il criterio di illuminazione e di verifica per tutte le forme culturali storiche. L'impegno del cristiano in ambito culturale si oppone a tutte le visioni riduttive e ideologiche dell'uomo e della vita. Il dinamismo di apertura alla verità è garantito anzitutto dal fatto che «le culture delle diverse Nazioni sono, in fondo, altrettanti modi di affrontare la domanda circa il senso dell'esistenza personale» [1170].

Note: [1169] Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 61: AAS 58 (1966) 1082. [1170] Giovanni Paolo II, Centesimus annus, 24: AAS 83 (1991) 822.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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