Mt 26,36-46

Mt 26,36-46

(Caritas in Veritate 41e) Non è necessario che lo Stato abbia dappertutto le medesime caratteristiche: il sostegno ai sistemi costituzionali deboli affinché si rafforzino può benissimo accompagnarsi con lo sviluppo di altri soggetti politici, di natura culturale, sociale, territoriale o religiosa, accanto allo Stato. L'articolazione dell'autorità politica a livello locale, nazionale e internazionale è, tra l'altro, una delle vie maestre per arrivare ad essere in grado di orientare la globalizzazione economica. È anche il modo per evitare che essa mini di fatto i fondamenti della democrazia.

Primo diritto dei bambini: nascere in una vera famiglia

(CDS 244c) Il primo diritto del bambino è quello «a nascere in una vera famiglia» [556], un diritto il cui rispetto è sempre stato problematico e che oggi conosce nuove forme di violazione dovute allo sviluppo delle tecniche genetiche.

Note: [556] Giovanni Paolo II, Discorso al Comitato dei Giornalisti europei per i diritti del fanciullo (13 gennaio 1979): AAS 71 (1979) 360.


(Mt 26, 36-46) Cristo sacramento dell'amore di Dio per tutti

[36] Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". [37] E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. [38] Disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me". [39] E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!". [40] Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: "Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? [41] Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole". [42] E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: "Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà". [43] E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. [44] E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. [45] Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: "Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. [46] Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina".

(CDS 60) La Chiesa, partecipe delle gioie e delle speranze, delle angosce e delle tristezze degli uomini, è solidale con ogni uomo ed ogni donna, d'ogni luogo e d'ogni tempo, e porta loro la lieta notizia del Regno di Dio, che con Gesù Cristo è venuto e viene in mezzo a loro [73]. Essa è, nell'umanità e nel mondo, il sacramento dell'amore di Dio e perciò della speranza più grande, che attiva e sostiene ogni autentico progetto e impegno di liberazione e promozione umana. La Chiesa è tra gli uomini la tenda della compagnia di Dio — «la dimora di Dio con gli uomini» (Ap 21,3) — cosicché l'uomo non è solo, smarrito o sgomento nel suo impegno di umanizzare il mondo, ma trova sostegno nell'amore redentore di Cristo. Essa è ministra di salvezza non astrattamente o in senso meramente spirituale, ma nel contesto della storia e del mondo in cui l'uomo vive [74], dove è raggiunto dall'amore di Dio e dalla vocazione a corrispondere al progetto divino.

Note: [73] Cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 1: AAS 58 (1966) 1025-1026. [74] Cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 40: AAS 58 (1966) 1057-1059; Giovanni Paolo II, Centesimus annus, 53-54: AAS 83 (1991) 859-860; Id., Sollicitudo rei socialis, 1: AAS 80 (1988) 513-514.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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