Mc 1, 1-8

Vangelo secondo Marco e Dottrina sociale della Chiesa

Connessioni conseguenze consonanze

Mc 1, 1-8


(Caritas in Veritate 1a) La carità nella verità, di cui Gesù Cristo s'è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione, è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera. L'amore — «caritas» — è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. È una forza che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta.

Dottrina Sociale della Chiesa: dignità, giustizia, pace

(CDS 3a) Agli uomini e alle donne del nostro tempo, suoi compagni di viaggio, la Chiesa offre anche la sua dottrina sociale. Quando, infatti, la Chiesa «compie la sua missione di annunziare il Vangelo, attesta all'uomo, in nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza divina» [3].

Note: [3] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2419.


(Mc 1, 1-8) Preparate la strada del Signore

[1] Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. [2] Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. [3] Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, [4] si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. [5] Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. [6] Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico [7] e predicava: "Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. [8] Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo".

(CDS 15) L'orientamento che si imprime all'esistenza, alla convivenza sociale e alla storia dipende, in gran parte, dalle risposte date agli interrogativi sul posto dell'uomo nella natura e nella società, alle quali il presente documento intende offrire il suo contributo. Il significato profondo dell'esistere umano, infatti, si rivela nella libera ricerca della verità capace di offrire indirizzo e pienezza alla vita, ricerca alla quale tali interrogativi sollecitano incessantemente l'intelligenza e la volontà dell'uomo. Essi esprimono la natura umana al livello più alto, perché coinvolgono la persona in una risposta che misura la profondità del suo impegno con la propria esistenza. Si tratta, inoltre, di interrogativi essenzialmente religiosi: «quando il perché delle cose viene indagato con integralità alla ricerca della risposta ultima e più esauriente, allora la ragione umana tocca il suo vertice e si apre alla religiosità. In effetti, la religiosità rappresenta l'espressione più elevata della persona umana, perché è il culmine della sua natura razionale. Essa sgorga dall'aspirazione profonda dell'uomo alla verità ed è alla base della ricerca libera e personale che egli compie del divino» [18].

Note: [18] (Giovanni Paolo II, Discorso all'Udienza generale (19 ottobre 1983), 2: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VI, 2 (1983) 815.


Sigle e Abbreviazioni
: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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