Mc 3, 31-35

Mc 3, 31-35

(Caritas in Veritate 6c) Da una parte, la carità esige la giustizia: il riconoscimento e il rispetto dei legittimi diritti degli individui e dei popoli. Essa s'adopera per la costruzione della “città dell'uomo” secondo diritto e giustizia. Dall'altra, la carità supera la giustizia e la completa nella logica del dono e del perdono [3]. La “città dell'uomo” non è promossa solo da rapporti di diritti e di doveri, ma ancor più e ancor prima da relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione. La carità manifesta sempre anche nelle relazioni umane l'amore di Dio, essa dà valore teologale e salvifico a ogni impegno di giustizia nel mondo.

Note: [3] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002: AAS 94 (2002), 132-140.

Dottrina Sociale: ai fratelli di altre chiese e seguaci di altre religioni

(CDS 12a) Questo documento è proposto anche ai fratelli delle altre Chiese e Comunità Ecclesiali, ai seguaci delle altre religioni, nonché a quanti, uomini e donne di buona volontà, si impegnano a servire il bene comune: vogliano accoglierlo come il frutto di un'esperienza umana universale, costellata da innumerevoli segni della presenza dello Spirito di Dio. È un tesoro di cose nuove e antiche (cfr. Mt 13,52), che la Chiesa vuole condividere, per ringraziare Dio, dal quale discende «ogni buon regalo e ogni dono perfetto» (Gc 1,17). È un segno di speranza il fatto che oggi le religioni e le culture manifestano disponibilità al dialogo ed avvertono l'urgenza di unire i propri sforzi per favorire la giustizia, la fraternità, la pace e la crescita della persona umana.


(Mc 3, 31-35) Famiglia come spazio della comunione

[31] Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. [32] Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano". [33] Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". [34] Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! [35] Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".

(CDS 221) La famiglia si propone come spazio di quella comunione, tanto necessaria in una società sempre più individualistica, nel quale far crescere un'autentica comunità di persone [490] grazie all'incessante dinamismo dell'amore, che è la dimensione fondamentale dell'esperienza umana e che trova proprio nella famiglia un luogo privilegiato per manifestarsi: «L'amore fa sì che l'uomo si realizzi attraverso il dono sincero di sé: amare significa dare e ricevere quanto non si può né comperare né vendere, ma solo liberamente e reciprocamente elargire» [491]. Grazie all'amore, realtà essenziale per definire il matrimonio e la famiglia, ogni persona, uomo e donna, è riconosciuta, accolta e rispettata nella sua dignità. Dall'amore nascono rapporti vissuti all'insegna della gratuità, la quale «rispettando e favorendo in tutti e in ciascuno la dignità personale come unico titolo di valore, diventa accoglienza cordiale, incontro e dialogo, disponibilità disinteressata, servizio generoso, solidarietà profonda» [492]. L'esistenza di famiglie che vivono in tale spirito mette a nudo le carenze e le contraddizioni di una società orientata prevalentemente, se non esclusivamente, da criteri di efficienza e funzionalità. La famiglia, che vive costruendo ogni giorno una rete di rapporti interpersonali, interni ed esterni, si pone invece come «prima e insostituibile scuola di socialità, esempio e stimolo per i più ampi rapporti comunitari all'insegna del rispetto, della giustizia, del dialogo, dell'amore» [493].

Note: [490] Cfr. Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 18: AAS 74 (1982) 100-101. [491] Giovanni Paolo II, Lett. alle famiglie Gratissimam sane, 11: AAS 86 (1994) 883. [492] Familiaris consortio, 43: AAS 74 (1982) 134. [493] Familiaris consortio, 43: AAS 74 (1982) 134.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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