Mc 4, 1-10

Marco 4

Mc 4, 1-10

(Caritas in Veritate 7a) Bisogna poi tenere in grande considerazione il bene comune. Amare qualcuno è volere il suo bene e adoperarsi efficacemente per esso. Accanto al bene individuale, c'è un bene legato al vivere sociale delle persone: il bene comune. È il bene di quel “noi-tutti”, formato da individui, famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale [4]. Non è un bene ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità sociale e che solo in essa possono realmente e più efficacemente conseguire il loro bene.

Note: [4] Cfr. Conc. Vat. II, Gaudium et spes, 26.

Dottrina Sociale: altre Chiese e Comunità Ecclesiali

(CDS 12b) La Chiesa Cattolica unisce in particolare il proprio impegno a quello profuso in campo sociale dalle altre Chiese e Comunità Ecclesiali, sia a livello di riflessione dottrinale sia a livello pratico. Insieme ad esse, la Chiesa Cattolica è convinta che dalla comune eredità degli insegnamenti sociali custoditi dalla tradizione viva del popolo di Dio derivino stimoli e orientamenti per una sempre più stretta collaborazione nella promozione della giustizia e della pace [13].

Note: [13] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 92: AAS 58 (1966) 1113-1114.


(Mc 4, 1-10) Rottura dell'unità della persona umana

[1] Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. [2] Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: [3] "Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. [4] Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [5] Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo; [6] ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. [7] Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. [8] E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno". [9] E diceva: "Chi ha orecchi per intendere intenda!". [10] Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.

(CDS 27) Nell'agire gratuito di Dio Creatore trova espressione il senso stesso della creazione, anche se oscurato e distorto dall'esperienza del peccato. La narrazione del peccato delle origini (cfr. Gen 3,1-24), infatti, descrive la tentazione permanente e insieme la situazione di disordine in cui l'umanità viene a trovarsi dopo la caduta dei progenitori. Disobbedire a Dio significa sottrarsi al Suo sguardo d'amore e voler gestire in proprio l'esistere e l'agire nel mondo. La rottura della relazione di comunione con Dio provoca la rottura dell'unità interiore della persona umana, della relazione di comunione tra l'uomo e la donna e della relazione armoniosa tra gli uomini e le altre creature [29]. In questa rottura originaria va ricercata la radice più profonda di tutti i mali che insidiano le relazioni sociali tra le persone umane, di tutte le situazioni che nella vita economica e politica attentano alla dignità della persona, alla giustizia e alla solidarietà.

Note: [29] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 13: AAS 58 (1966) 1035.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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