Mc 4, 11-20

Mc 4, 11-20

(Caritas in Veritate 7b) Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura, da una parte, e avvalersi, dall'altra, di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di pólis, di città. Si ama tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche ai suoi reali bisogni.

Dottrina Sociale: servizio a uomini e donne del nostro tempo

(CDS 13a) Questo documento è un atto di servizio della Chiesa agli uomini e alle donne del nostro tempo, ai quali essa offre il patrimonio della sua dottrina sociale, secondo quello stile di dialogo con cui Dio stesso, nel Suo Figlio unigenito fatto uomo, «parla agli uomini come ad amici (cfr. Es 33,11; Gv 15,14-15) e vive fra essi (cfr. Bar 3,38)» [14]. Traendo ispirazione dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes», anche questo documento pone come cardine di tutta l'esposizione l'uomo, «quello integrale, con il corpo e l'anima, con il cuore e la coscienza, l'intelletto e la volontà» [15].

Note: [14] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 2: AAS 58 (1966) 818. [15] Gaudium et spes, 3: AAS 58 (1966) 1026.


(Mc 4, 11-20) Salvezza per tutti gli uomini e di tutto l'uomo

Ed egli disse loro: [11] "A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, [12] perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato". [13] Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? [14] Il seminatore semina la parola. [15] Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. [16] Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, [17] ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. [18] Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, [19] ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. [20] Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno".

(CDS 38) La salvezza che, per iniziativa di Dio Padre, è offerta in Gesù Cristo ed è attualizzata e diffusa per opera dello Spirito Santo, è salvezza per tutti gli uomini e di tutto l'uomo: è salvezza universale ed integrale. Riguarda la persona umana in ogni sua dimensione: personale e sociale, spirituale e corporea, storica e trascendente. Essa comincia a realizzarsi già nella storia, perché ciò che è creato è buono e voluto da Dio e perché il Figlio di Dio si è fatto uno di noi [39]. Il suo compimento, però, è nel futuro che Dio ci riserva, quando saremo chiamati, insieme a tutta la creazione (cfr. Rm 8), a partecipare alla risurrezione di Cristo e alla comunione eterna di vita col Padre, nella gioia dello Spirito Santo. Questa prospettiva indica precisamente l'errore e l'inganno delle visioni puramente immanentistiche del senso della storia e delle pretese di autosalvazione dell'uomo.

Note: [39] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 22: AAS 58 (1966) 1043.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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