Mc 4, 35-41

Mc 4, 35-41

(Caritas in Veritate 8a) Pubblicando nel 1967 l'Enciclica Populorum progressio, il mio venerato predecessore Paolo VI, ha illuminato il grande tema dello sviluppo dei popoli con lo splendore della verità e con la luce soave della carità di Cristo. Egli ha affermato che l'annuncio di Cristo è il primo e principale fattore di sviluppo [6] e ci ha lasciato la consegna di camminare sulla strada dello sviluppo con tutto il nostro cuore e con tutta la nostra intelligenza [7], vale a dire con l'ardore della carità e la sapienza della verità.

Note: [6] Cfr Populorum progressio, n. 16: l.c., 265. [7] Cfr ibid., 82: l.c., 297.

Dottrina Sociale: proposta di umanesimo integrale e solidale

(CDS 19) La Chiesa, segno nella storia dell'amore di Dio per gli uomini e della vocazione dell'intero genere umano all'unità nella figliolanza dell'unico Padre [21], anche con questo documento sulla sua dottrina sociale intende proporre a tutti gli uomini un umanesimo all'altezza del disegno d'amore di Dio sulla storia, un umanesimo integrale e solidale, capace di animare un nuovo ordine sociale, economico e politico, fondato sulla dignità e sulla libertà di ogni persona umana, da attuare nella pace, nella giustizia e nella solidarietà. Tale umanesimo può essere realizzato se i singoli uomini e donne e le loro comunità sapranno coltivare le virtù morali e sociali in se stessi e diffonderle nella società, «cosicché vi siano davvero uomini nuovi e artefici di una nuova umanità, con il necessario aiuto della grazia divina» [22].

Note: [21] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 1: AAS 57 (1965) 5. [22] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 30: AAS 58 (1966) 1050.


(Mc 4, 35-41) Senza il Creatore, la creatura viene meno

[35] In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". [36] E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. [37] Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. [38] Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che moriamo?". [39] Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. [40] Poi disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?". [41] E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?".

(CDS 46) Non c'è conflittualità tra Dio e l'uomo, ma un rapporto di amore in cui il mondo e i frutti dell'agire dell'uomo nel mondo sono oggetto di reciproco dono tra il Padre e i figli, e dei figli tra loro, in Cristo Gesù: in Lui e grazie a Lui, il mondo e l'uomo attingono il loro autentico ed originario significato. In una visione universale dell'amore di Dio che abbraccia tutto ciò che è, Dio stesso ci è rivelato in Cristo come Padre e donatore di vita, e l'uomo ci è rivelato come colui che, in Cristo, tutto accoglie da Dio come dono, in umiltà e libertà, e tutto veramente possiede come suo, quando sa e vive ogni cosa come di Dio, da Dio originata e a Dio finalizzata. A questo riguardo, il Concilio Vaticano II insegna: «Se... con l'espressione autonomia delle realtà temporali si intende che le cose create non dipendono da Dio, e che l'uomo può farne uso così da non rapportarle al Creatore, nessuno che riconosce Dio non avverte quanto siano fallaci tali opinioni. Senza il Creatore, la creatura viene meno» [49].

Note: [49] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 36: AAS 58 (1966) 1054.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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