Mc 5, 35-43

Mc 5, 35-43

(Caritas in Veritate 9b) La Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire [10] e non pretende «minimamente d'intromettersi nella politica degli Stati» [11]. Ha però una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione. Senza verità si cade in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi, perché non interessata a cogliere i valori — talora nemmeno i significati — con cui giudicarla e orientarla.

Note: [10] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 36; Paolo VI, Octogesima adveniens, (14 maggio 1971), 4: AAS 63 (1971), 403-404; Giovanni Paolo II, Centesimus annus, 43: AAS 83 (1991), 847. [11] Paolo VI, Populorum progressio, 13: l.c., 263-264.

Dottrina Sociale: parola che libera

(CDS 63b) Vangelo che riecheggia mediante la Chiesa nell'oggi dell'uomo [81], la dottrina sociale è parola che libera. Questo significa che ha l'efficacia di verità e di grazia dello Spirito di Dio, che penetra i cuori, disponendoli a coltivare pensieri e progetti di amore, di giustizia, di libertà e di pace. Evangelizzare il sociale è allora infondere nel cuore degli uomini la carica di senso e di liberazione del Vangelo, così da promuovere una società a misura dell'uomo perché a misura di Cristo: è costruire una città dell'uomo più umana, perché più conforme al Regno di Dio.

Note: [81] Cfr. Giovanni Paolo II, Omelia della messa di Pentecoste nel I centenario della «Rerum novarum» (19 maggio 1991): AAS 84 (1992) 282.


(Mc 5, 35-43) Risanata dalla forza redentrice di Cristo

[35] Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?". [36] Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, continua solo ad aver fede!". [37] E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. [38] Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. [39] Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". [40] Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. [41] Presa la mano della bambina, le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico, alzati!". [42] Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. [43] Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

(CDS 455) Non solo l'interiorità dell'uomo è risanata, ma tutta la sua corporeità è toccata dalla forza redentrice di Cristo; l'intera creazione prende parte al rinnovamento che scaturisce dalla Pasqua del Signore, pur nei gemiti delle doglie del parto (cfr. Rm 8,19-23), in attesa di dare alla luce « un nuovo cielo e una nuova terra » (Ap 21,1) che sono il dono della fine dei tempi, della salvezza compiuta. Nel frattempo, nulla è estraneo a tale salvezza: in qualsiasi condizione di vita, il cristiano è chiamato a servire Cristo, a vivere secondo il Suo Spirito, lasciandosi guidare dall'amore, principio di una vita nuova, che riporta il mondo e l'uomo al progetto delle loro origini: «il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1 Cor 3,22-23).

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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