Mc 6, 21-29

Mc 6, 21-29

(Caritas in Veritate 11a) La pubblicazione della Populorum progressio avvenne immediatamente dopo la conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La stessa Enciclica segnala, nei primi paragrafi, il suo intimo rapporto con il Concilio [14]. Giovanni Paolo II, vent'anni dopo, nella Sollicitudo rei socialis, sottolineava, a sua volta, il fecondo rapporto di quella Enciclica con il Concilio e, in particolare, con la Costituzione pastorale Gaudium et spes [15]. Anch'io desidero ricordare qui l'importanza del Concilio Vaticano II per l'Enciclica di Paolo VI e per tutto il successivo Magistero sociale dei Sommi Pontefici.

Note: [14] Cfr. nn. 3-5: l.c., 258-260. [15] Cfr. Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987): 6-7: AAS 80 (1988), 517-519.

Dottrina Sociale: parte integrante dell’evangelizzazione

(CDS 66a) La dottrina sociale è parte integrante del ministero di evangelizzazione della Chiesa. Tutto ciò che riguarda la comunità degli uomini — situazioni e problemi relativi alla giustizia, alla liberazione, allo sviluppo, alle relazioni tra i popoli, alla pace — non è estraneo all'evangelizzazione e questa non sarebbe completa se non tenesse conto del reciproco appello che si fanno continuamente il Vangelo e la vita concreta, personale e sociale dell'uomo [85].

Note: [85] Cfr. Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 29: AAS 68 (1976), 25.


(Mc 6, 21-29) Identità e vocazione della persona umana

[21] Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. [22] Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". [23] E le fece questo giuramento: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno". [24] La ragazza uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista". [25] Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista". [26] Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. [27] Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. [28] La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. [29] I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

(CDS 36) Le pagine del primo libro della Sacra Scrittura, che descrivono la creazione dell'uomo e della donna a immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gen 1,26-27), racchiudono un fondamentale insegnamento circa l'identità e la vocazione della persona umana. Esse ci dicono che la creazione dell'uomo e della donna è un atto libero e gratuito di Dio; che l'uomo e la donna costituiscono, perché liberi e intelligenti, il tu creato di Dio e che solo nel rapporto con Lui possono scoprire e realizzare il significato autentico e pieno della loro vita personale e sociale; che essi, proprio nella loro complementarità e reciprocità, sono l'immagine dell'Amore trinitario nell'universo creato; che a loro, che sono il vertice della creazione, il Creatore affida il compito di ordinare secondo il Suo disegno la natura creata (cfr. Gen 1,28).

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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