Mc 6, 30-34

Mc 6, 30-34

(Caritas in Veritate 11b) Il Concilio approfondì quanto appartiene da sempre alla verità della fede, ossia che la Chiesa, essendo a servizio di Dio, è a servizio del mondo in termini di amore e di verità. Proprio da questa visione partiva Paolo VI per comunicarci due grandi verità. La prima è che tutta la Chiesa, in tutto il suo essere e il suo agire, quando annuncia, celebra e opera nella carità, è tesa a promuovere lo sviluppo integrale dell'uomo. Essa ha un ruolo pubblico che non si esaurisce nelle sue attività di assistenza o di educazione, ma rivela tutte le proprie energie a servizio della promozione dell'uomo e della fraternità universale quando può valersi di un regime di libertà.

Dottrina Sociale: evangelizzazione e promozione umana

(CDS 66b) Tra evangelizzazione e promozione umana ci sono legami profondi: «Legami di ordine antropologico, perché l'uomo da evangelizzare non è un essere astratto, ma è condizionato dalle questioni sociali ed economiche. Legami di ordine teologico, poiché non si può dissociare il piano della creazione da quello della Redenzione che arriva fino alle situazioni molto concrete dell'ingiustizia da combattere, e della giustizia da restaurare. Legami dell'ordine eminentemente evangelico, quale è quello della carità: come infatti proclamare il comandamento nuovo senza promuovere nella giustizia e nella pace la vera, l'autentica crescita dell'uomo?» [86].

Note: [86] Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 31: AAS 68 (1976) 26.


(Mc 6, 30-34) Perni dell'antropologia cristiana

[30] Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. [31] Ed egli disse loro: "Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò". Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. [32] Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. [33] Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. [34] Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

(CDS 37) Il libro della Genesi ci propone alcuni perni dell'antropologia cristiana: l'inalienabile dignità della persona umana, che ha la sua radice e la sua garanzia nel disegno creatore di Dio; la costitutiva socialità dell'essere umano, che ha il suo prototipo nella relazione originaria tra l'uomo e la donna, la cui «unione costituisce la prima forma di comunione di persone» [38]; il significato dell'agire umano nel mondo, che è legato alla scoperta e al rispetto della legge naturale che Dio ha impresso nell'universo creato, affinché l'umanità lo abiti e lo custodisca secondo il Suo progetto. Questa visione della persona umana, della società e della storia è radicata in Dio ed è illuminata dalla realizzazione del Suo disegno di salvezza.

Note: [38] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 12: AAS 58 (1966) 1034.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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