Mc 11, 12-18

Mc 11, 12-18

(Caritas in Veritate 21b) Riconosciamo pertanto che erano fondate le preoccupazioni della Chiesa sulle capacità dell'uomo solo tecnologico di sapersi dare obiettivi realistici e di saper gestire sempre adeguatamente gli strumenti a disposizione. Il profitto è utile se, in quanto mezzo, è orientato ad un fine che gli fornisca un senso tanto sul come produrlo quanto sul come utilizzarlo. L'esclusivo obiettivo del profitto, se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo, rischia di distruggere ricchezza e creare povertà. Lo sviluppo economico che auspicava Paolo VI doveva essere tale da produrre una crescita reale, estensibile a tutti e concretamente sostenibile.

Dottrina sociale: intento religioso e morale

(CDS 82a) L'intento della dottrina sociale è di ordine religioso e morale [122]. Religioso perché la missione evangelizzatrice e salvifica della Chiesa abbraccia l'uomo «nella piena verità della sua esistenza, del suo essere personale ed insieme del suo essere comunitario e sociale» [123] .

Note: [122] Cfr. Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 190; Pio XII, Radiomessaggio per il 50º anniversario della «Rerum novarum»: AAS 33 (1941) 196-197; Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 42: AAS 58 (1966) 1079; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 41: AAS 80 (1988) 570-572; Id., Lett. enc. Centesimus annus, 53: AAS 83 (1991) 859; Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Libertatis conscientia, 72: AAS 79 (1987) 585-586. [123] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis, 14: AAS 71 (1979) 284; cfr. Id., Discorso alla Terza Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-Americano, Puebla (28 gennaio 1979), III/2: AAS 71 (1979) 199.


(Mc 11, 12-18) Beni: condannato il cattivo uso

[12] La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. [13] E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. [14] E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono. [15] Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe [16] e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. [17] Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!". [18] L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.

(CDS 323) Nell'Antico Testamento si riscontra un duplice atteggiamento nei confronti dei beni economici e della ricchezza. Da un lato apprezzamento verso la disponibilità dei beni materiali considerati necessari per la vita: talora l'abbondanza — ma non la ricchezza o il lusso — è vista come una benedizione di Dio. Nella letteratura sapienziale, la povertà è descritta come una conseguenza negativa dell'ozio e della mancanza di laboriosità (cfr. Pr 10,4), ma anche come un fatto naturale (cfr. Pr 22,2). Da un altro lato, i beni economici e la ricchezza non sono condannati per se stessi, ma per il loro cattivo uso. La tradizione profetica stigmatizza gli imbrogli, l'usura, gli sfruttamenti, le vistose ingiustizie, specie nei confronti dei più poveri (cfr. Is 58,3-11; Ger 7,4-7; Os 4,1-2; Am 2,6-7; Mi 2,1-2). Tale tradizione, pur considerando un male la povertà degli oppressi, dei deboli, degli indigenti, vede in essa anche un simbolo della situazione dell'uomo davanti a Dio; da Lui proviene ogni bene come un dono da amministrare e da condividere.


Sigle e Abbreviazioni
: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

Post più popolari