Mc 12, 35-37

Mc 12, 35-37

(Caritas in Veritate 22a) Oggi il quadro dello sviluppo è policentrico. Gli attori e le cause sia del sottosviluppo sia dello sviluppo sono molteplici, le colpe e i meriti sono differenziati. Questo dato dovrebbe spingere a liberarsi dalle ideologie, che semplificano in modo spesso artificioso la realtà, e indurre a esaminare con obiettività lo spessore umano dei problemi. La linea di demarcazione tra Paesi ricchi e poveri non è più così netta come ai tempi della Populorum progressio, secondo quanto già aveva segnalato Giovanni Paolo II [55]. Cresce la ricchezza mondiale in termini assoluti, ma aumentano le disparità.

Note: [55] Cfr. Sollicitudo rei socialis, 28: l.c. 548-550.

Dottrina sociale: continuo rinnovamento

(CDS 85c) D'altra parte, nel suo costante volgersi alla storia lasciandosi interpellare dagli eventi che in essa si producono, la dottrina sociale della Chiesa manifesta una capacità di continuo rinnovamento. La fermezza nei principi non ne fa un sistema d'insegnamenti rigido, ma un Magistero in grado di aprirsi alle cose nuove, senza snaturarsi in esse [135]: un insegnamento «soggetto ai necessari e opportuni adattamenti suggeriti dal variare delle situazioni storiche e dall'incessante fluire degli avvenimenti, in cui si muove la vita degli uomini e delle società» [136].

Note: [135] Cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Libertatis conscientia, 72: AAS 79 (1987) 585-586. [136] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 3: AAS 80 (1988) 515.


(Mc 12, 35-37) Mistero di Dio: l’Amore trinitario

[35] Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: "Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? [36] Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. [37] Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?". E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

(CDS 34) La rivelazione in Cristo del mistero di Dio come Amore trinitario è insieme la rivelazione della vocazione della persona umana all'amore. Tale rivelazione illumina la dignità e la libertà personale dell'uomo e della donna e l'intrinseca socialità umana in tutta la loro profondità: «Essere persona a immagine e somiglianza di Dio comporta ... un esistere in relazione, in rapporto all'altro “io”» [36], perché Dio stesso, uno e trino, è comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nella comunione d'amore che è Dio, nel quale le tre Persone divine si amano reciprocamente e sono l'Unico Dio, la persona umana è chiamata a scoprire l'origine e la meta della sua esistenza e della storia. I Padri Conciliari, nella Costituzione pastorale «Gaudium et spes», insegnano che «il Signore Gesù, quando prega il Padre “perché tutti siano una cosa sola... come noi” (Gv 17,21-22), prospettando mete impervie alla ragione umana, accenna ad una certa similitudine tra l'unione delle persone divine e l'unione dei figli di Dio nella verità e nella carità. Questa similitudine manifesta che l'uomo, che è la sola creatura sulla terra che Dio abbia voluto per se stessa, non possa ritrovarsi pienamente se non nel dono sincero di sé (cfr. Lc 17,33)» [37].

Note: [36] Giovanni Paolo II, Lett. ap. Mulieris dignitatem, 7: AAS 80 (1988) 1664. [37] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 24: AAS 58 (1966) 1045.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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