Mc 12, 38-44

Mc 12, 38-44

(Caritas in Veritate 22b) Nei Paesi ricchi nuove categorie sociali si impoveriscono e nascono nuove povertà. In aree più povere alcuni gruppi godono di una sorta di supersviluppo dissipatore e consumistico che contrasta in modo inaccettabile con perduranti situazioni di miseria disumanizzante. Continua «lo scandalo di disuguaglianze clamorose» [56]. La corruzione e l'illegalità sono purtroppo presenti sia nel comportamento di soggetti economici e politici dei Paesi ricchi, vecchi e nuovi, sia negli stessi Paesi poveri. A non rispettare i diritti umani dei lavoratori sono a volte grandi imprese transnazionali e anche gruppi di produzione locale.

Note: [56] Paolo VI, Populorum progressio, 9: l.c., 261-262.

Dottrina sociale: fede fermento di novità e creatività

(CDS 86a) La dottrina sociale si presenta come un «cantiere» sempre aperto, in cui la verità perenne penetra e permea la novità contingente, tracciando vie di giustizia e di pace. La fede non presume d'imprigionare in uno schema chiuso la mutevole realtà socio-politica [137]. È vero piuttosto il contrario: la fede è fermento di novità e creatività. L'insegnamento che da essa prende continuamente avvio «si sviluppa attraverso una riflessione a contatto delle situazioni mutevoli di questo mondo, sotto l'impulso del Vangelo come fonte di rinnovamento» [138].

Note: [137] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 46: AAS 83 (1991) 850-851. [138] Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens, 42: AAS 63 (1971) 431.


(Mc 12, 38-44) Gratuitamente ricevete, gratuitamente date

[38] Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, [39] avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. [40] Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave". [41] E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. [42] Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. [43] Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. [44] Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere".

(CDS 184) L'amore della Chiesa per i poveri si ispira al Vangelo delle beatitudini, alla povertà di Gesù e alla Sua attenzione per i poveri. Tale amore riguarda la povertà materiale e anche le numerose forme di povertà culturale e religiosa [389]. La Chiesa, «fin dalle origini, malgrado l'infedeltà di molti dei suoi membri, non ha cessato di impegnarsi a sollevarli, a difenderli e a liberarli. Ciò ha fatto con innumerevoli opere di beneficenza, che rimangono sempre e dappertutto indispensabili» [390]. Ispirata al precetto evangelico: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8), la Chiesa insegna a soccorrere il prossimo nelle sue varie necessità e profonde nella comunità umana innumerevoli opere di misericordia corporali e spirituali: «Tra queste opere, fare l'elemosina ai poveri è una delle principali testimonianze della carità fraterna: è pure una pratica di giustizia che piace a Dio» [391], anche se la pratica della carità non si riduce all'elemosina, ma implica l'attenzione alla dimensione sociale e politica del problema della povertà. Sul rapporto tra carità e giustizia ritorna costantemente l'insegnamento della Chiesa: «Quando doniamo ai poveri le cose indispensabili, non facciamo loro delle elargizioni personali, ma rendiamo loro ciò che è loro. Più che compiere un atto di carità, adempiamo un dovere di giustizia» [392]. I Padri Conciliari raccomandano fortemente che si compia tale dovere «perché non si offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia» [393]. L'amore per i poveri è certamente «inconciliabile con lo smodato amore per le ricchezze o con il loro uso egoistico» [394] (cfr. Gc 5,1-6).

Note: [389] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2444. [390] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2448. [391] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2447. [392] San Gregorio Magno, Regula pastoralis, 3, 21: PL 77, 87: «Nam cum quaelibet necessaria indigentibus ministramus, sua illis reddimus, non nostra largimur; iustitiae potius debitum soluimus, quam misericordiae opera implemus». [393] (Concilio Vaticano II, Decr. Apostolicam actuositatem, 8: AAS 58 (1966) 845; cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2446. [394] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2445).

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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