Mc 13, 28-37

Mc 13, 28-37

(Caritas in Veritate 23b) Dopo il crollo dei sistemi economici e politici dei Paesi comunisti dell'Europa orientale e la fine dei cosiddetti “blocchi contrapposti”, sarebbe stato necessario un complessivo ripensamento dello sviluppo. Lo aveva chiesto Giovanni Paolo II, il quale nel 1987 aveva indicato l'esistenza di questi “blocchi” come una delle principali cause del sottosviluppo [57], in quanto la politica sottraeva risorse all'economia e alla cultura e l'ideologia inibiva la libertà. Nel 1991, dopo gli avvenimenti del 1989, egli chiese anche che, alla fine dei “blocchi”, corrispondesse una riprogettazione globale dello sviluppo, non solo in quei Paesi, ma anche in Occidente e in quelle parti del mondo che andavano evolvendosi [58]. Questo è avvenuto solo in parte e continua ad essere un reale dovere al quale occorre dare soddisfazione, magari profittando proprio delle scelte necessarie a superare gli attuali problemi economici.

Note: [57] Cfr. Sollicitudo rei socialis, 20: l.c., 536-537. [58] Cfr. Centesimus annus, 22-29: l.c., 819-830.

Dottrina sociale: «corpus» che riguarda temi di rilevanza sociale

(CDS 87b) “Dottrina sociale” designa il «corpus» dottrinale riguardante temi di rilevanza sociale che, a partire dall'enciclica «Rerum novarum» di Leone XIII [140], si è sviluppato nella Chiesa attraverso il Magistero dei Romani Pontefici e dei Vescovi in comunione con essi [141].

Note: [140] Cfr. Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum: Acta Leonis XIII, 11 (1892) 97-144. [141] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 3: AAS 73 (1981) 583-584; Id., Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 1: AAS 80 (1988) 513-514.


(Mc 13, 28-37) La salvezza richiede la libera adesione

[28] Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; [29] così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. [30] In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. [31] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. [32] Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. [33] State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. [34] È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. [35] Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, [36] perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. [37] Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!".

(CDS 39) La salvezza che Dio offre ai Suoi figli richiede la loro libera risposta e adesione. In ciò consiste la fede, attraverso la quale «l'uomo liberamente si abbandona tutto a Dio» [40], rispondendo all'Amore preveniente e sovrabbondante di Dio (cfr. 1 Gv 4,10) con l'amore concreto ai fratelli e con ferma speranza, «perché è fedele colui che ha promesso» (Eb 10,23). Il piano divino di salvezza, infatti, non colloca la creatura umana in uno stato di mera passività o di minorità nei confronti del suo Creatore, perché il rapporto con Dio, che Gesù Cristo ci manifesta e nel quale ci introduce gratuitamente per opera dello Spirito Santo, è un rapporto di figliolanza: lo stesso che Gesù vive nei confronti del Padre (cfr. Gv 15-17; Gal 4,6-7).

Note: [40] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 5: AAS 58 (1966) 819.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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