Mc 14, 66-72

Mc 14, 66-72

(Caritas in Veritate 25d) La mobilità lavorativa, associata alla deregolamentazione generalizzata, è stata un fenomeno importante, non privo di aspetti positivi perché capace di stimolare la produzione di nuova ricchezza e lo scambio tra culture diverse. Tuttavia, quando l'incertezza circa le condizioni di lavoro, in conseguenza dei processi di mobilità e di deregolamentazione, diviene endemica, si creano forme di instabilità psicologica, di difficoltà a costruire propri percorsi coerenti nell'esistenza, compreso anche quello verso il matrimonio. Conseguenza di ciò è il formarsi di situazioni di degrado umano, oltre che di spreco sociale.

«Rerum novarum»: instaurare un ordine sociale giusto

(CDS 89c) La «Rerum novarum» è diventata il documento ispirativo e di riferimento dell'attività cristiana in campo sociale [145]. Il tema centrale dell'Enciclica è quello dell'instaurazione di un ordine sociale giusto, in vista del quale è doveroso individuare dei criteri di giudizio che aiutino a valutare gli ordinamenti socio-politici esistenti e a prospettare linee d'azione per una loro opportuna trasformazione.

Note: [145] Cfr. Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 189; Pio XII, Radiomessaggio per il 50º anniversario della «Rerum novarum»: AAS 33 (1941) 198.


(Mc 14, 66-72) Verità giustizia libertà nascono dalla carità

[66] Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote [67] e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: "Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù". [68] Ma egli negò: "Non so e non capisco quello che vuoi dire". Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. [69] E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: "Costui è di quelli". [70] Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: "Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo". [71] Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo che voi dite". [72] Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte". E scoppiò in pianto.

(CDS 205) I valori della verità, della giustizia, della libertà nascono e si sviluppano dalla sorgente interiore della carità: la convivenza umana è ordinata, feconda di bene e rispondente alla dignità dell'uomo, quando si fonda sulla verità; si attua secondo giustizia, ossia nell'effettivo rispetto dei diritti e nel leale adempimento dei rispettivi doveri; è attuata nella libertà che si addice alla dignità degli uomini, spinti dalla loro stessa natura razionale ad assumersi la responsabilità del proprio operare; è vivificata dall'amore, che fa sentire come propri i bisogni e le esigenze altrui e rende sempre più intense la comunione dei valori spirituali e la sollecitudine per le necessità materiali [451]. Questi valori costituiscono dei pilastri dai quali riceve solidità e consistenza l'edificio del vivere e dell'operare: sono valori che determinano la qualità di ogni azione e istituzione sociale.

Note: [451] Cfr. Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris: AAS 55 (1963) 265-266.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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