Mc 15, 1-15

Mc 15, 1-15

(Caritas in Veritate 25e) Rispetto a quanto accadeva nella società industriale del passato, oggi la disoccupazione provoca aspetti nuovi di irrilevanza economica e l'attuale crisi può solo peggiorare tale situazione. L'estromissione dal lavoro per lungo tempo, oppure la dipendenza prolungata dall'assistenza pubblica o privata, minano la libertà e la creatività della persona e i suoi rapporti familiari e sociali con forti sofferenze sul piano psicologico e spirituale. Desidererei ricordare a tutti, soprattutto ai governanti impegnati a dare un profilo rinnovato agli assetti economici e sociali del mondo, che il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l'uomo, la persona, nella sua integrità: “L'uomo infatti è l'autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale” [61].

Note: [61] Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 63.

«Rerum novarum» e questione operaia: paradigma permanente

(CDS 90a) La «Rerum novarum» ha affrontato la questione operaia con un metodo che diventerà «un paradigma permanente» [146] per gli sviluppi successivi della dottrina sociale. I principi affermati da Leone XIII saranno ripresi e approfonditi dalle encicliche sociali successive. Tutta la dottrina sociale potrebbe essere intesa come un'attualizzazione, un approfondimento ed un'espansione del nucleo originario di principi esposti nella «Rerum novarum».

Note: [146] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 5: AAS 83 (1991) 799.


(Mc 15, 1-15) Diritti dell'uomo: dolorosa realtà di violazioni

[1] Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. [2] Allora Pilato prese a interrogarlo: "Sei tu il re dei Giudei?". Ed egli rispose: "Tu lo dici". [3] I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. [4] Pilato lo interrogò di nuovo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!". [5] Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. [6] Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. [7] Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. [8] La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. [9] Allora Pilato rispose loro: "Volete che vi rilasci il re dei Giudei?". [10] Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. [11] Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. [12] Pilato replicò: "Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". [13] Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!". [14] Ma Pilato diceva loro: "Che male ha fatto?". Allora essi gridarono più forte: "Crocifiggilo!". [15] E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

(CDS 158) La solenne proclamazione dei diritti dell'uomo è contraddetta da una dolorosa realtà di violazioni, guerre e violenze di ogni tipo, in primo luogo i genocidi e le deportazioni di massa, il diffondersi pressoché ovunque di forme sempre nuove di schiavitù quali il traffico di esseri umani, i bambini soldato, lo sfruttamento dei lavoratori, il traffico illegale delle droghe, la prostituzione: «Anche nei Paesi dove vigono forme di governo democratico non sempre questi diritti sono del tutto rispettati» [331]. Esiste purtroppo una distanza tra «lettera» e «spirito» dei diritti dell'uomo [332], ai quali è tributato spesso un rispetto puramente formale. La dottrina sociale, in considerazione del privilegio accordato dal Vangelo ai poveri, ribadisce a più riprese che «i più favoriti devono rinunziare a certi loro diritti per mettere con più liberalità i propri beni a servizio degli altri» e che un'affermazione eccessiva di uguaglianza «può dar luogo a un individualismo dove ciascuno rivendica i propri diritti, sottraendosi alla responsabilità del bene comune» [333].

Note: [331] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 47: AAS 83 (1991) 852. [332] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis, 17: AAS 71 (1979) 295-300. [333] Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens, 23: AAS 63 (1971) 418.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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