Lc 1, 57-79

Lc 1, 57-79

(Caritas in Veritate 29 b) Le violenze frenano lo sviluppo autentico e impediscono l'evoluzione dei popoli verso un maggiore benessere socio-economico e spirituale. Ciò si applica specialmente al terrorismo a sfondo fondamentalista [69], che genera dolore, devastazione e morte, blocca il dialogo tra le Nazioni e distoglie grandi risorse dal loro impiego pacifico e civile. Va però aggiunto che, oltre al fanatismo religioso che in alcuni contesti impedisce l'esercizio del diritto di libertà di religione, anche la promozione programmata dell'indifferenza religiosa o dell'ateismo pratico da parte di molti Paesi contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane.

Note: [69] Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, 6: l.c., 135; Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2006, 9-10: l.c., 60-61.

Anni ’60: la questione sociale si universalizza

(CDS 94 a) Gli anni Sessanta aprono orizzonti promettenti: la ripresa dopo le devastazioni della guerra, l'inizio della decolonizzazione, i primi timidi segnali di un disgelo nei rapporti tra i due blocchi, americano e sovietico. In questo clima, il beato Giovanni XXIII legge in profondità i «segni dei tempi» [163]. La questione sociale si sta universalizzando e coinvolge tutti i Paesi: accanto alla questione operaia e alla rivoluzione industriale, si delineano i problemi dell'agricoltura, delle aree in via di sviluppo, dell'incremento demografico e quelli relativi alla necessità di una cooperazione economica mondiale. Le disuguaglianze, in precedenza avvertite all'interno delle Nazioni, appaiono a livello internazionale e fanno emergere con sempre maggiore chiarezza la situazione drammatica in cui si trova il Terzo Mondo.

Note: [163] Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris: AAS 55 (1963) 267-269. 278-279. 291. 295-296.


(Lc 1, 57-79) L'evento decisivo della storia di Dio

57] Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. [58] I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. [59] All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. [60] Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni". [61] Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". [62] Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. [63] Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. [64] In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. [65] Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. [66] Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: "Che sarà mai questo bambino?" si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. [67] Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo: [68] "Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, [69] e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, [70] come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: [71] salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. [72] Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, [73] del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, [74] di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, [75] in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. [76] E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, [77] per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, [78] grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge [79] per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace".

(CDS 28 b) Gesù si pone dunque sulla linea del compimento, non solo perché adempie ciò che era stato promesso e che era atteso da Israele, ma anche nel senso, più profondo, che in Lui si compie l'evento decisivo della storia di Dio con gli uomini. Egli, infatti, proclama: «Chi ha visto me ha visto il Padre» (Gv 14,9). Gesù, in altri termini, manifesta tangibilmente e in modo definitivo chi è Dio e come Egli si comporta con gli uomini.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.


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