Mc 16, 1-8

Mc 16, 1-8

(Caritas in Veritate 27c) Tutto ciò va realizzato coinvolgendo le comunità locali nelle scelte e nelle decisioni relative all'uso della terra coltivabile. In tale prospettiva, potrebbe risultare utile considerare le nuove frontiere che vengono aperte da un corretto impiego delle tecniche di produzione agricola tradizionali e di quelle innovative, supposto che esse siano state dopo adeguata verifica riconosciute opportune, rispettose dell'ambiente e attente alle popolazioni più svantaggiate. Al tempo stesso, non dovrebbe venir trascurata la questione di un'equa riforma agraria nei Paesi in via di sviluppo. Il diritto all'alimentazione, così come quello all'acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, ad iniziare, innanzitutto, dal diritto primario alla vita. È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni [65].

Note: [65] Cfr. Benedetto XVI, Messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2007: AAS 99 (2007), 933-935.

Dottrina sociale: 1938 - Pio XI «Siamo spiritualmente semiti»

(CDS 92b) Il Papa si rivolge ai sacerdoti e ai religiosi, ai fedeli laici, per incoraggiarli e chiamarli alla resistenza, fino a quando una vera pace tra la Chiesa e lo Stato non sia ristabilita. Nel 1938, davanti al diffondersi dell'antisemitismo, Pio XI affermò: «Siamo spiritualmente semiti» [157].

Note: [157] Pio XI, Discorso ai giornalisti belgi della radio (6 settembre 1938), in Giovanni Paolo II, Discorso ai dirigenti della ‘‘Anti-Defamation League of B'nai B'rith'' (22 marzo 1984): Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VII, 1 (1984) 740-742.


(Mc 16, 1-8) Risurrezione di Cristo fonte di giustizia

[1] Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. [2] Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. [3] Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?". [4] Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. [5] Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. [6] Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. [7] Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto". [8] Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.

(CDS 56) La promessa di Dio e la risurrezione di Gesù Cristo suscitano nei cristiani la fondata speranza che per tutte le persone umane è preparata una nuova ed eterna dimora, una terra in cui abita la giustizia (cfr. 2 Cor 5,1-2; 2 Pt 3,13): «Allora, vinta la morte, i figli di Dio saranno risuscitati in Cristo, e ciò che fu seminato infermo e corruttibile rivestirà l'incorruzione; e, restando la carità e le sue opere, sarà liberata dalla schiavitù della vanità tutta la creazione che Dio ha fatto per l'uomo» [68]. Questa speranza, anziché indebolire, deve piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla realtà presente.

Note: [68] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 39: AAS 58 (1966) 1057.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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