Lc 11, 45-54

Lc 11, 45-54

(Caritas in Veritate 43 d) Quando ciò avviene, il vero sviluppo dei popoli è messo in pericolo [108]. Comportamenti simili compromettono l'autorevolezza degli Organismi internazionali, soprattutto agli occhi dei Paesi maggiormente bisognosi di sviluppo. Questi, infatti, richiedono che la comunità internazionale assuma come un dovere l'aiutarli a essere «artefici del loro destino» [109], ossia ad assumersi a loro volta dei doveri. La condivisione dei doveri reciproci mobilita assai più della sola rivendicazione di diritti.

[108] Cfr Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 13: l.c., 781-782. [109] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 65: l.c., 289.

In tutto il mondo persistono fortissime disuguaglianze

(CDS 192 b) A fronte del fenomeno dell'interdipendenza e del suo costante dilatarsi, persistono, d'altra parte, in tutto il mondo, fortissime disuguaglianze tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo, alimentate anche da diverse forme di sfruttamento, di oppressione e di corruzione che influiscono negativamente sulla vita interna e internazionale di molti Stati. Il processo di accelerazione dell'interdipendenza tra le persone e i popoli deve essere accompagnato da un impegno sul piano etico-sociale altrettanto intensificato, per evitare le nefaste conseguenze di una situazione di ingiustizia di dimensioni planetarie, destinata a ripercuotersi assai negativamente anche negli stessi Paesi attualmente più favoriti [414].

Note: [414] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 11-22: AAS 80 (1988) 525-540.


(Lc 11, 45-54) Laici: dono e compito di profeti, sacerdoti e re

[45] Uno dei dottori della legge intervenne: "Maestro, dicendo questo, offendi anche noi". [46] Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! [47] Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. [48] Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. [49] Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; [50] perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, [51] dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. [52] Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito". [53] Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, [54] tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

(CDS 542) L'identità del fedele laico nasce e trae alimento dai sacramenti: dal Battesimo, dalla Cresima e dall'Eucaristia. Il Battesimo conforma a Cristo, Figlio del Padre, primogenito di ogni creatura, inviato come Maestro e Redentore a tutti gli uomini. La Cresima o Confermazione configura a Cristo, inviato per vivificare il creato e ogni essere con l'effusione del Suo Spirito. L'Eucaristia rende il credente partecipe dell'unico e perfetto sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, nella propria carne, per la salvezza del mondo. Il fedele laico è discepolo di Cristo a partire dai sacramenti e in forza di essi, in virtù cioè di quanto Dio ha operato in lui imprimendogli l'immagine stessa del Figlio Suo, Gesù Cristo. Da questo dono divino di grazia, e non da concessioni umane, nasce il triplice «munus» (dono e compito), che qualifica il laico come profeta, sacerdote e re, secondo la sua indole secolare.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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