Lc 12, 1-7

Luca 12

Lc 12, 1-7

(Caritas in Veritate 44 a) La concezione dei diritti e dei doveri nello sviluppo deve tener conto anche delle problematiche connesse con la crescita demografica. Si tratta di un aspetto molto importante del vero sviluppo, perché concerne i valori irrinunciabili della vita e della famiglia [110]. Considerare l'aumento della popolazione come causa prima del sottosviluppo è scorretto, anche dal punto di vista economico: basti pensare, da una parte, all'importante diminuzione della mortalità infantile e al prolungamento della vita media che si registrano nei Paesi economicamente sviluppati; dall'altra, ai segni di crisi rilevabili nelle società in cui si registra un preoccupante calo della natalità.

[110] Cfr Populorum progressio, 36-37: l.c., 275-276.

Legge naturale: l’ identità sessuale è indisponibile

(CDS 224) Di fronte alle teorie che considerano l'identità di genere soltanto come prodotto culturale e sociale derivante dall'interazione tra la comunità e l'individuo, prescindendo dall'identità sessuale personale e senza alcun riferimento al vero significato della sessualità, la Chiesa non si stancherà di ribadire il proprio insegnamento: «Spetta a ciascuno, uomo o donna, riconoscere ed accettare la propria identità sessuale. La differenza e la complementarità fisiche, morali e spirituali sono orientate al bene del matrimonio e allo sviluppo della vita familiare. L'armonia della coppia e della società dipende in parte dal modo in cui si vivono tra i sessi la complementarità, il bisogno vicendevole e il reciproco aiuto» [496]. È questa una prospettiva che fa considerare doverosa la conformazione del diritto positivo alla legge naturale, secondo la quale l'identità sessuale è indisponibile, perché è la condizione oggettiva per formare una coppia nel matrimonio.

Note: [496] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2333.


(Lc 12, 1-7) Laici: testimoni del Vangelo in campo sociale

[1] Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. [2] Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. [3] Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. [4] A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. [5] Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. [6] Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. [7] Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.

(CDS 525) Il messaggio sociale del Vangelo deve orientare la Chiesa a svolgere un duplice compito pastorale: aiutare gli uomini a scoprire la verità e a scegliere la via da seguire; incoraggiare l'impegno dei cristiani a testimoniare, con sollecitudine di servizio, il Vangelo in campo sociale: «Oggi più che mai la parola di Dio non potrà essere annunciata e ascoltata se ad essa non si accompagna la testimonianza della potenza dello Spirito Santo che opera nell'azione dei cristiani posta al servizio dei fratelli, proprio su quei punti dove sono in gioco la loro esistenza e il loro avvenire» [1115]. Il bisogno di una nuova evangelizzazione fa comprendere alla Chiesa «che il suo messaggio sociale troverà credibilità nella testimonianza delle opere, prima che nella sua coerenza e logica interna» [1116].

Note: [1115] Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens, 51: AAS 63 (1971) 440. [1116] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 57: AAS 83 (1991) 862.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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