Lc 12, 54-59

Lc 12, 54-59

(Caritas in Veritate 45 c) Molto, infatti, dipende dal sistema morale di riferimento. Su questo argomento la dottrina sociale della Chiesa ha un suo specifico apporto da dare, che si fonda sulla creazione dell'uomo “ad immagine di Dio” (Gn 1,27), un dato da cui discende l'inviolabile dignità della persona umana, come anche il trascendente valore delle norme morali naturali. Un'etica economica che prescindesse da questi due pilastri rischierebbe inevitabilmente di perdere la propria connotazione e di prestarsi a strumentalizzazioni; più precisamente essa rischierebbe di diventare funzionale ai sistemi economico-finanziari esistenti, anziché correttiva delle loro disfunzioni. Tra l'altro, finirebbe anche per giustificare il finanziamento di progetti che etici non sono.

Famiglia comunità di amore, solidarietà: insegna e trasmette valori

(CDS 229 b) È compito della comunità cristiana e di tutti coloro che hanno a cuore il bene della società riaffermare che «la famiglia costituisce, più ancora di un mero nucleo giuridico, sociale ed economico, una comunità di amore e di solidarietà che è in modo unico adatta ad insegnare e a trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società» [511].

Note: [511] Santa Sede, Carta dei diritti della famiglia, Preambolo, E, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1983, p. 6.


(Lc 12, 54-59) Affrontare efficacemente i compiti quotidiani

[54] Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. [55] E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. [56] Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? [57] E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? [58] Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. [59] Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".

(CDS 531) La dottrina sociale deve essere posta alla base di un'intensa e costante opera di formazione, soprattutto di quella rivolta ai cristiani laici. Tale formazione deve tener conto del loro impegno nella vita civile: «spetta a loro, attraverso la loro libera iniziativa e senza attendere passivamente consegne o direttive, di penetrare di spirito cristiano la mentalità e i costumi, le leggi e le strutture delle loro comunità di vita» [1129]. Il primo livello dell'opera formativa rivolta ai cristiani laici deve renderli capaci di affrontare efficacemente i compiti quotidiani negli ambiti culturali, sociali, economici e politici, sviluppando in loro il senso del dovere praticato al servizio del bene comune [1130]. Un secondo livello riguarda la formazione della coscienza politica per preparare i cristiani laici all'esercizio del potere politico: «Coloro che sono o possono diventare idonei per la carriera politica, difficile ma insieme nobilissima, vi si preparino e cerchino di seguirla senza badare al proprio interesse e al vantaggio materiale» [1131].

Note: [1129] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 81: AAS 59 (1967) 296-297. [1130] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 75: AAS 58 (1966) 1097-1099. [1131] Cfr. Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 75: AAS 58 (1966) 1097-1099.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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