Lc 9, 46-48

Lc 9, 46-48

(Caritas in Veritate 41 a) Nel contesto di questo discorso è utile osservare che l'imprenditorialità ha e deve sempre più assumere un significato plurivalente. La perdurante prevalenza del binomio mercato-Stato ci ha abituati a pensare esclusivamente all'imprenditore privato di tipo capitalistico da un lato e al dirigente statale dall'altro. In realtà, l'imprenditorialità va intesa in modo articolato. Ciò risulta da una serie di motivazioni metaeconomiche. L'imprenditorialità, prima di avere un significato professionale, ne ha uno umano [98]. Essa è inscritta in ogni lavoro, visto come «actus personae» [99], per cui è bene che a ogni lavoratore sia offerta la possibilità di dare il proprio apporto in modo che egli stesso «sappia di lavorare “in proprio”» [100].

Note: [98] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 32: l.c., 832-833; Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 25: l.c., 269-270. [99] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 24: l.c., 637-638. [100] Ibid., 15: l.c., 616-618.

Legge naturale: lega gli uomini tra loro, imponendo principi comuni

(CDS 141) Nella diversità delle culture, la legge naturale lega gli uomini tra loro, imponendo dei principi comuni. Per quanto la sua applicazione richieda adattamenti alla molteplicità delle condizioni di vita, secondo i luoghi, le epoche e le circostanze [270], essa è immutabile, «rimane sotto l'evolversi delle idee e dei costumi e ne sostiene il progresso... Anche se si arriva a negare i suoi principi, non la si può però distruggere, né strappare dal cuore dell'uomo. Sempre risorge nella vita degli individui e delle società» [271]. I suoi precetti, tuttavia, non sono percepiti da tutti con chiarezza ed immediatezza. Le verità religiose e morali possono essere conosciute «da tutti e senza difficoltà, con ferma certezza e senza alcuna mescolanza di errore» [272], solo con l'aiuto della Grazia e della Rivelazione. La legge naturale offre un fondamento preparato da Dio alla legge rivelata e alla Grazia, in piena armonia con l'opera dello Spirito [273].

Note: [270] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1957. [271] Catechismo della Chiesa Cattolica, 1958. [272] Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 2: DS 3005, p. 588; cfr. Pio XII, Lett. enc. Humani generis: AAS 42 (1950) 562. [273] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1960.


(Lc 9, 46-48) I diritti dei bambini devono essere protetti

[46] Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. [47] Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: [48] "Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande".

(CDS 244) La dottrina sociale della Chiesa indica costantemente l'esigenza di rispettare la dignità dei bambini: «Nella famiglia, comunità di persone, deve essere riservata una specialissima attenzione al bambino, sviluppando una profonda stima per la sua dignità personale, come pure un grande rispetto e un generoso servizio per i suoi diritti. Ciò vale di ogni bambino, ma acquista una singolare urgenza quanto più il bambino è piccolo e bisognoso di tutto, malato, sofferente o handicappato» [554]. I diritti dei bambini devono essere protetti dagli ordinamenti giuridici. È necessario, innanzi tutto, il riconoscimento pubblico in tutti i Paesi del valore sociale dell'infanzia: «Nessun paese del mondo, nessun sistema politico può pensare al proprio avvenire se non attraverso l'immagine di queste nuove generazioni che dai loro genitori assumeranno il molteplice patrimonio dei valori, dei doveri e delle aspirazioni della nazione alla quale appartengono e di tutta la famiglia umana» [555]. Il primo diritto del bambino è quello «a nascere in una vera famiglia» [556], un diritto il cui rispetto è sempre stato problematico e che oggi conosce nuove forme di violazione dovute allo sviluppo delle tecniche genetiche.

Note: [554] Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 26: AAS 74 (1982) 111-112. [555] Giovanni Paolo II, Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (2 ottobre 1979), 21: AAS 71 (1979) 1159; Id., Messaggio al Segretario Generale delle Nazioni Unite in occasione del Vertice mondiale per i Bambini (22 settembre 1990): AAS 83 (1991) 358-361. [556] Giovanni Paolo II, Discorso al Comitato dei Giornalisti europei per i diritti del fanciullo (13 gennaio 1979): AAS 71 (1979) 360.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.


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