Lc 9, 49-62

Lc 9, 49-62

(Caritas in Veritate 41 b) Non a caso Paolo VI insegnava che «ogni lavoratore è un creatore» [101]. Proprio per rispondere alle esigenze e alla dignità di chi lavora, e ai bisogni della società, esistono vari tipi di imprese, ben oltre la sola distinzione tra «privato» e «pubblico». Ognuna richiede ed esprime una capacità imprenditoriale specifica. Al fine di realizzare un'economia che nel prossimo futuro sappia porsi al servizio del bene comune nazionale e mondiale, è opportuno tenere conto di questo significato esteso di imprenditorialità. Questa concezione più ampia favorisce lo scambio e la formazione reciproca tra le diverse tipologie di imprenditorialità, con travaso di competenze dal mondo non profit a quello profit e viceversa, da quello pubblico a quello proprio della società civile, da quello delle economie avanzate a quello dei Paesi in via di sviluppo.

[101] Lett. enc. Populorum progressio, 27: l.c., 271.

Sofferenze nel corpo e nelle facoltà: dignità e grandezza dell'uomo

(CDS 148) Le persone handicappate sono soggetti pienamente umani, titolari di diritti e doveri: «pur con le limitazioni e le sofferenze inscritte nel loro corpo e nelle loro facoltà, pongono in maggior rilievo la dignità e la grandezza dell'uomo» [291]. Poiché la persona portatrice di handicap è un soggetto con tutti i suoi diritti, essa deve essere aiutata a partecipare alla vita familiare e sociale in tutte le dimensioni e a tutti i livelli accessibili alle sue possibilità.

Note: [291] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 22: AAS 73 (1981) 634.


(Lc 9, 49-62) Tutti chiamati per grazia a divenire figli di Dio

[49] Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci". [50] Ma Gesù gli rispose: "Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi".[51] Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme [52] e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. [53] Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. [54] Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?". [55] Ma Gesù si voltò e li rimproverò. [56] E si avviarono verso un altro villaggio. [57] Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". [58] Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". [59] A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre". [60] Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio". [61] Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". [62] Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio".

(CDS 31) Il Volto di Dio, progressivamente rivelato nella storia della salvezza, risplende in pienezza nel Volto di Gesù Cristo Crocifisso e Risorto. Dio è Trinità: Padre, Figlio, Spirito Santo, realmente distinti e realmente uno, perché comunione infinita di amore. L'amore gratuito di Dio per l'umanità si rivela, innanzi tutto, come amore sorgivo del Padre, da cui tutto proviene; come gratuita comunicazione che il Figlio fa di esso, ridonandosi al Padre e donandosi agli uomini; come sempre nuova fecondità dell'amore divino che lo Spirito Santo effonde nel cuore degli uomini (cfr. Rm 5,5). Con le parole e con le opere, e in modo pieno e definitivo con la Sua morte e la Sua risurrezione [30], Gesù Cristo rivela all'umanità che Dio è Padre e che tutti siamo chiamati per grazia a diventare figli di Lui nello Spirito (cfr. Rm 8,15; Gal 4,6), e perciò fratelli e sorelle tra noi. È per questa ragione che la Chiesa crede fermamente che «la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana si trovano nel suo Signore e Maestro» [31].

Note: [30] Cfr. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 4: AAS 58 (1966) 819. [31] Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 10: AAS 58 (1966) 1033.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.


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