Lc 18, 28-34

Lc 18, 28-34

(Caritas in Veritate 51e) Il libro della natura è uno e indivisibile, sul versante dell'ambiente come sul versante della vita, della sessualità, del matrimonio, della famiglia, delle relazioni sociali, in una parola dello sviluppo umano integrale. I doveri che abbiamo verso l'ambiente si collegano con i doveri che abbiamo verso la persona considerata in se stessa e in relazione con gli altri. Non si possono esigere gli uni e conculcare gli altri. Questa è una grave antinomia della mentalità e della prassi odierna, che avvilisce la persona, sconvolge l'ambiente e danneggia la società.

Riconoscimento, rispetto e promozione dei diritti della famiglia

(CDS 253) Il servizio della società alla famiglia si concretizza nel riconoscimento, nel rispetto e nella promozione dei diritti della famiglia [572]. Tutto ciò richiede la realizzazione di autentiche ed efficaci politiche familiari con interventi precisi in grado di affrontare i bisogni che derivano dai diritti della famiglia come tale. In tal senso, è necessario il prerequisito, essenziale e irrinunciabile, del riconoscimento — che comporta la tutela, la valorizzazione e la promozione — dell'identità della famiglia, società naturale fondata sul matrimonio. Tale riconoscimento traccia una linea di demarcazione netta tra la famiglia propriamente intesa e le altre convivenze, che della famiglia — per loro natura — non possono meritare né il nome né lo statuto.

Note: [572] Cfr. Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 46: AAS 74 (1982) 137-139.


(Lc 18, 28-34) Destinazione universale dei beni

[28] Pietro allora disse: "Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito". [29] Ed egli rispose: "In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, [30] che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà". [31] Poi prese con sé i Dodici e disse loro: "Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. [32] Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi [33] e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà". [34] Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

(CDS 171) Tra le molteplici implicazioni del bene comune, immediato rilievo assume il principio della destinazione universale dei beni: «Dio ha destinato la terra con tutto quello che in essa è contenuto all'uso di tutti gli uomini e popoli, sicché i beni creati devono pervenire a tutti con equo criterio, avendo per guida la giustizia e per compagna la carità» [360]. Tale principio si basa sul fatto che «la prima origine di tutto ciò che è bene è l'atto stesso di Dio che ha creato la terra e l'uomo, ed all'uomo ha dato la terra perché la domini col suo lavoro e ne goda i frutti (cfr. Gen 1,28-29). Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno. È qui la radice dell'universale destinazione dei beni della terra. Questa, in ragione della sua stessa fecondità e capacità di soddisfare i bisogni dell'uomo, è il primo dono di Dio per il sostentamento della vita umana» [361]. La persona, infatti, non può fare a meno dei beni materiali che rispondono ai suoi bisogni primari e costituiscono le condizioni basilari per la sua esistenza; questi beni le sono assolutamente indispensabili per alimentarsi e crescere, per comunicare, per associarsi e per poter conseguire le più alte finalità cui è chiamata [362].

Note: [360] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 69: AAS 58 (1966) 1090. [361] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 31: AAS 83 (1991) 831. [362] Cfr. Pio XII, Radiomessaggio per il 50º anniversario dell'enciclica «Rerum novarum»: AAS 33 (1941) 199-200.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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