Lc 18, 9-14

Lc 18, 9-14

(Caritas in Veritate (CV 51b) La natura, specialmente nella nostra epoca, è talmente integrata nelle dinamiche sociali e culturali da non costituire quasi più una variabile indipendente. La desertificazione e l'impoverimento produttivo di alcune aree agricole sono anche frutto dell'impoverimento delle popolazioni che le abitano e della loro arretratezza. Incentivando lo sviluppo economico e culturale di quelle popolazioni, si tutela anche la natura. Inoltre, quante risorse naturali sono devastate dalle guerre! La pace dei popoli e tra i popoli permetterebbe anche una maggiore salvaguardia della natura. L'accaparramento delle risorse, specialmente dell'acqua, può provocare gravi conflitti tra le popolazioni coinvolte. Un pacifico accordo sull'uso delle risorse può salvaguardare la natura e, contemporaneamente, il benessere delle società interessate.

Rapporto tra famiglia e lavoro: salvaguardare il salario familiare

(CDS 250) Per tutelare questo rapporto tra famiglia e lavoro, un elemento da apprezzare e salvaguardare è il salario familiare, ossia un salario sufficiente a mantenere e a far vivere dignitosamente la famiglia [564]. Tale salario deve permettere la realizzazione di un risparmio che favorisca l'acquisizione di qualche forma di proprietà, come garanzia di libertà: il diritto alla proprietà è strettamente legato all'esistenza delle famiglie, che si mettono al riparo dal bisogno anche grazie al risparmio e alla costituzione di una proprietà familiare [565]. Vari possono essere i modi per dare concretezza al salario familiare. Concorrono a determinarlo alcuni importanti provvedimenti sociali, quali gli assegni familiari e altri contributi per le persone a carico, nonché la remunerazione del lavoro casalingo di uno dei due genitori [566].

Note: [564] Cfr. Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 200; Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 67: AAS 58 (1966) 1088-1089; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 19: AAS 73 (1981) 625-629. [565] Cfr. Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum: Acta Leonis XIII, 11 (1892) 105; Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 193-194. [566] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 19: AAS 73 (1981) 625-629; Santa Sede, Carta dei diritti della famiglia, art. 10, a, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1983, p. 14.


(Lc 18, 9-14) La pace di Cristo è anzitutto riconciliazione

[9] Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: [10] "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. [11] Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. [12] Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. [13] Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14] Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".

(CDS 492) La pace di Cristo è innanzi tutto la riconciliazione con il Padre, che si attua mediante la missione apostolica affidata da Gesù ai Suoi discepoli; questa inizia con un annuncio di pace: «In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa» (Lc 10,5; cfr. Rm 1,7). La pace è poi riconciliazione con i fratelli, perché Gesù, nella preghiera che ci ha insegnato, il «Padre nostro», associa il perdono chiesto a Dio a quello accordato ai fratelli: «rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12). Con questa duplice riconciliazione il cristiano può diventare artefice di pace e quindi partecipe del Regno di Dio, secondo quanto Gesù stesso proclama: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9).

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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