Gv 3, 16-21

Gv 3, 16-21

(Caritas in Veritate 69a) Il problema dello sviluppo oggi è strettamente congiunto con il progresso tecnologico, con le sue strabilianti applicazioni in campo biologico. La tecnica — è bene sottolinearlo — è un fatto profondamente umano, legato all'autonomia e alla libertà dell'uomo. Nella tecnica si esprime e si conferma la signoria dello spirito sulla materia. Lo spirito, «reso così “meno schiavo delle cose, può facilmente elevarsi all'adorazione e alla contemplazione del Creatore”» [150]. La tecnica permette di dominare la materia, di ridurre i rischi, di risparmiare fatica, di migliorare le condizioni di vita. Essa risponde alla stessa vocazione del lavoro umano: nella tecnica, vista come opera del proprio genio, l'uomo riconosce se stesso e realizza la propria umanità.

[150] Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 41: l.c., 277-78; Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 57.

Compiti fondamentali dello Stato in ambito economico

(CDS 352) Il compito fondamentale dello Stato in ambito economico è quello di definire un quadro giuridico atto a regolare i rapporti economici, al fine di «salvaguardare... le condizioni prime di un'economia libera, che presuppone una certa eguaglianza tra le parti, tale che una di esse non sia tanto più potente dell'altra da poterla ridurre praticamente in schiavitù» [735]. L'attività economica, soprattutto in un contesto di libero mercato, non può svolgersi in un vuoto istituzionale, giuridico e politico: «Essa suppone, al contrario, sicurezza circa le garanzie della libertà individuale e della proprietà, oltre che una moneta stabile e servizi pubblici efficienti» [736]. Per assolvere il suo compito, lo Stato deve elaborare un'opportuna legislazione, ma anche indirizzare in modo oculato le politiche economiche e sociali, così da non diventare mai prevaricatore nelle varie attività di mercato, il cui svolgimento deve rimanere libero da sovrastrutture e costrizioni autoritarie o, peggio, totalitarie.

Note: [735] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 15: AAS 83 (1991) 811. [736] Centesimus annus, 48: AAS 83 (1991) 852-853; cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2431.


(Gv 3, 16-21) Chi opera la verità viene alla luce

[16] Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. [17] Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. [18] Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. [19] E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. [20] Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. [21] Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

(CDS 55) La trasformazione del mondo si presenta come un'istanza fondamentale anche del nostro tempo. A questa esigenza la dottrina sociale della Chiesa intende offrire le risposte che i segni dei tempi invocano, indicando innanzi tutto nell'amore reciproco tra gli uomini, sotto lo sguardo di Dio, lo strumento più potente di cambiamento, a livello personale e sociale. L'amore vicendevole, infatti, nella partecipazione all'amore infinito di Dio, è l'autentico fine, storico e trascendente, dell'umanità. Pertanto, «il progresso terreno, benché debba essere accuratamente distinto dallo sviluppo del Regno di Cristo, è di grande importanza per il Regno di Dio, in quanto può contribuire a meglio ordinare la società umana» [67].

Note: [67] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 39: AAS 58 (1966) 1057.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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