Gv 6, 16-21

Gv 6, 16-21

(Caritas in Veritate 75b) Qui l'assolutismo della tecnica trova la sua massima espressione. In tale tipo di cultura la coscienza è solo chiamata a prendere atto di una mera possibilità tecnica. Non si possono tuttavia minimizzare gli scenari inquietanti per il futuro dell'uomo e i nuovi potenti strumenti che la «cultura della morte» ha a disposizione. Alla diffusa, tragica, piaga dell'aborto si potrebbe aggiungere in futuro, ma è già surrettiziamente in nuce, una sistematica pianificazione eugenetica delle nascite.

Volontariato, cooperazione, privato-sociale: modalità sociali adeguate

(CDS 419) La comunità politica è tenuta a regolare i propri rapporti nei confronti della società civile secondo il principio di sussidiarietà [855]: è essenziale che la crescita della vita democratica prenda avvio nel tessuto sociale. Le attività della società civile — soprattutto volontariato e cooperazione nell'ambito del privato-sociale, sinteticamente definito «terzo settore» per distinguerlo dagli ambiti dello Stato e del mercato — costituiscono le modalità più adeguate per sviluppare la dimensione sociale della persona, che in tali attività può trovare spazio per esprimrsi compiutamente. La progressiva espansione delle iniziative sociali al di fuori della sfera statale crea nuovi spazi per la presenza attiva e per l'azione diretta dei cittadini, integrando le funzioni svolte dallo Stato. Tale importante fenomeno si è spesso attuato per vie e con strumenti largamente informali, dando vita a modalità nuove e positive di esercizio dei diritti della persona che arricchiscono qualitativamente la vita democratica.

Note: [855] Cfr. Pio XI, Lett. enc. Quadragesimo anno: AAS 23 (1931) 203; Catechismo della Chiesa Cattolica, 1883-1885.


(Gv 6, 16-21) Il mondo: mistero e traccia di Dio

[16] Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare [17] e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. [18] Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. [19] Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. [20] Ma egli disse loro: "Sono io, non temete". [21] Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

(CDS 487) L'atteggiamento che deve caratterizzare l'uomo di fronte al creato è essenzialmente quello della gratitudine e della riconoscenza: il mondo, infatti, rinvia al mistero di Dio che lo ha creato e lo sostiene. Se si mette tra parentesi la relazione con Dio, si svuota la natura del suo significato profondo, depauperandola. Se invece si arriva a riscoprire la natura nella sua dimensione di creatura, si può stabilire con essa un rapporto comunicativo, cogliere il suo significato evocativo e simbolico, penetrare così nell'orizzonte del mistero, che apre all'uomo il varco verso Dio, Creatore dei cieli e della terra. Il mondo si offre allo sguardo dell'uomo come traccia di Dio, luogo nel quale si disvela la Sua potenza creatrice, provvidente e redentrice.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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