Gv 19, 25-30

Gv 19, 25-30

(Caritas in Veritate 15b) Non si tratta di morale meramente individuale: la Humanae Vitae indica i forti legami esistenti tra etica della vita ed etica sociale, inaugurando una tematica magisteriale che ha via via preso corpo in vari documenti, da ultimo nell'Enciclica Evangelium vitae, di Giovanni Paolo II [28]. La Chiesa propone con forza questo collegamento tra etica della vita e etica sociale nella consapevolezza che non può “avere solide basi una società che — mentre afferma valori quali la dignità della persona, la giustizia e la pace — si contraddice radicalmente accettando e tollerando le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata” [29].

[28] Cfr Evangelium vitae (25 marzo 1995), 93: AAS 87 (1995), 507-508. [29] Ibid., 101: l.c., 516-518.

È bestemmia proclamarsi terroristi in nome di Dio

(CDS 515) È profanazione e bestemmia proclamarsi terroristi in nome di Dio [1086]: così si strumentalizza anche Dio e non solo l'uomo, in quanto si ritiene di possedere totalmente la Sua verità anziché cercare di esserne posseduti. Definire «martiri» coloro i quali muoiono compiendo atti terroristici è stravolgere il concetto di martirio, che è testimonianza di chi si fa uccidere per non rinunciare a Dio e al Suo amore e non di chi uccide in nome di Dio. Nessuna religione può tollerare il terrorismo e, ancor meno, predicarlo [1087]. Le religioni sono impegnate, piuttosto, a collaborare per rimuovere le cause del terrorismo e per promuovere l'amicizia tra i popoli [1088].

Note: [1086] Cfr. Giovanni Paolo II, Discorso ai rappresentanti del mondo della cultura, dell'arte e della scienza, Astana, Kazakhstan (24 settembre 2001), 5: L'Osservatore Romano, 24-25 settembre 2001, p. 16. [1087] Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, 7: AAS 94 (2002) 135-136. [1088] Cfr. Decalogo di Assisi per la pace, n. 1, contenuto nella Lettera inviata da Giovanni Paolo II ai Capi di Stato e di Governo il 24 febbraio 2002: L'Osservatore Romano, 4-5 marzo 2002, p. 1.


(Gv 19, 25-30) Gesù disse: "Tutto è compiuto!"

[25] Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. [26] Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". [27] Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. [28] Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". [29] Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. [30] E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.

(CDS 121) Il realismo cristiano vede gli abissi del peccato, ma nella luce della speranza, più grande di ogni male, donata dall'atto redentivo di Gesù Cristo, che ha distrutto il peccato e la morte (cfr. Rm 5,18-21; 1 Cor 15,56-57): «In Lui Dio ha riconciliato l'uomo con Sé» [231]. Cristo, l'Immagine di Dio (cfr. 2 Cor 4,4; Col 1,15), è Colui che illumina pienamente e porta a compimento l'immagine e somiglianza di Dio nell'uomo. La Parola che si fece uomo in Gesù Cristo è da sempre la vita e la luce dell'uomo, luce che illumina ogni uomo (cfr. Gv 1,4.9). Dio vuole nell'unico mediatore Gesù Cristo, Suo Figlio, la salvezza di tutti gli uomini (cfr. 1 Tm 2,4-5). Gesù è al tempo stesso il Figlio di Dio e il nuovo Adamo, ossia il nuovo uomo (cfr. 1 Cor 15,47-49; Rm 5,14): «Con la rivelazione del mistero del Padre e del suo amore Cristo, nuovo Adamo, manifesta pienamente l'uomo all'uomo e gli svela la sua altissima vocazione» [232]. In Lui noi siamo da Dio «predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli» (Rm 8,29).

Note: [231] Giovanni Paolo II, Esort. ap. Reconciliatio et paenitentia, 10: AAS 77 (1985) 205.[232] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 22: AAS 58 (1966) 1042.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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