Gaudium et spes n. 11 e commento CCC
11. Rispondere agli impulsi dello Spirito.
Quali orientamenti per edificare la società attuale?
[n. 11c] Che pensa la Chiesa dell'uomo? Quali
orientamenti sembra debbano essere proposti per la edificazione della società
attuale? Qual è il significato ultimo della attività umana nell'universo?
Queste domande reclamano una riposta. In seguito, risulterà ancora più
chiaramente che il popolo di Dio e l'umanità, entro la quale esso è inserito,
si rendono reciproco servizio, così che la missione della Chiesa si mostra di
natura religiosa e per ciò stesso profondamente umana.
(CCC 378) Il segno della
familiarità dell'uomo con Dio è il fatto che Dio lo colloca nel giardino [Gen
2,8], dove egli vive “per coltivarlo e custodirlo” (Gen 2,15): il lavoro non è
una fatica penosa [Gen 3,17-19], ma la collaborazione dell'uomo e della donna
con Dio nel portare a perfezione la creazione visibile. (CCC 901) “I
laici, essendo dedicati a Cristo e consacrati dallo Spirito Santo, sono in modo
mirabile chiamati e istruiti perché lo Spirito produca in essi frutti sempre
più copiosi. Tutte infatti le opere, le preghiere e le iniziative apostoliche,
la vita coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e
corporale, se sono compiute nello Spirito, e persino le molestie della vita se
sono sopportate con pazienza, diventano “sacrifici spirituali graditi a Dio per
mezzo di Gesù Cristo” (1Pt 2,5); e queste cose nella celebrazione
dell'Eucaristia sono piissimamente offerte al Padre insieme all'oblazione del
Corpo del Signore. Così anche i laici, operando santamente dappertutto come
adoratori, consacrano a Dio il mondo stesso” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 34; 10].