Gaudium et spes n. 7 e commento CCC
n. 7 - Mutamenti psicologici, morali e religiosi.
Genitori ed educatori: maggiori difficoltà del loro compito
[GS 7a] Il cambiamento di mentalità e di strutture spesso
mette in causa i valori tradizionali, soprattutto tra i giovani: frequentemente
impazienti, essi diventano ribelli per l'inquietudine; consci della loro
importanza nella vita sociale, desiderano assumere al più presto le loro
responsabilità. Spesso genitori ed educatori si trovano per questo ogni giorno
in maggiori difficoltà nell'adempimento del loro compito. Le istituzioni, le
leggi, i modi di pensare e di sentire ereditati dal passata non sempre si
adattano bene alla situazione attuale; di qui un profondo disagio nel
comportamento e nelle stesse norme di condotta.
(CCC 2199) Il quarto comandamento si rivolge espressamente
ai figli in ordine alle loro relazioni con il padre e con la madre, essendo
questa relazione la più universale. Concerne parimenti i rapporti di parentela
con i membri del gruppo familiare. Chiede di tributare onore, affetto e
riconoscenza ai nonni e agli antenati. Si estende infine ai doveri degli alunni
nei confronti degli insegnanti, dei dipendenti nei confronti dei datori di
lavoro, dei subordinati nei confronti dei loro superiori, dei cittadini verso
la loro patria, verso i pubblici amministratori e i governanti. Questo
comandamento implica e sottintende i doveri dei genitori, tutori, docenti,
capi, magistrati, governanti, di tutti coloro che esercitano un'autorità su
altri o su una comunità di persone. (CCC 2200) L'osservanza del quarto
comandamento comporta una ricompensa: “Onora tuo padre e tua madre, perché si
prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio” (Es 20,12;
cf Dt 5,16). Il rispetto di questo comandamento procura, insieme con i frutti
spirituali, frutti temporali di pace e di prosperità. Al contrario, la
trasgressione di questo comandamento arreca gravi danni alle comunità e alle
persone umane.