Gaudium et spes n. 7 e commento CCC
n. 7 - Mutamenti psicologici, morali e religiosi.
Moltitudini crescenti praticamente si staccano dalla religione
[GS 7c] D'altro canto però, moltitudini crescenti
praticamente si staccano dalla religione. A differenza dei tempi passati,
negare Dio o la religione o farne praticamente a meno, non è più un fatto
insolito e individuale. Oggi infatti non raramente un tale comportamento viene
presentato come esigenza del progresso scientifico o di un nuovo tipo di
umanesimo.
(CCC 2123) “Molti nostri contemporanei […] non percepiscono
affatto o esplicitamente rigettano l'intimo e vitale legame con Dio, così che
l'ateismo va annoverato fra le cose più gravi del nostro tempo” [Conc. Ecum.
Vat. II, Gaudium et spes, 19]. (CCC 2124)
Il termine ateismo indica fenomeni molto diversi. Una forma frequente di esso è
il materialismo pratico, che racchiude i suoi bisogni e le sue ambizioni entro
i confini dello spazio e del tempo. L'umanesimo ateo ritiene falsamente che
l'uomo “sia fine a se stesso, unico artefice e demiurgo della propria storia”
[Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes,
20]. Un'altra forma dell'ateismo contemporaneo si aspetta la liberazione
dell'uomo da una liberazione economica e sociale, alla quale “si pretende che
la religione sia di ostacolo, per natura sua, in quanto, elevando la speranza
dell'uomo verso una vita futura e fallace, la distoglierebbe dall'edificazione
della città terrena” [Gaudium et spes,
20].