Gaudium et spes n. 20 e commento CCC
20. L'ateismo sistematico.
Ateismo: liberazione soprattutto economico-sociale dell'uomo
[n. 20b] Tra le forme dell'ateismo moderno non va
trascurata quella che si aspetta la liberazione dell'uomo soprattutto dalla sua
liberazione economica e sociale La religione sarebbe di ostacolo, per natura
sua, a tale liberazione, in quanto, elevando la speranza dell'uomo verso il miraggio
di una vita futura, la distoglierebbe dall'edificazione della città terrena.
Perciò i fautori di tale dottrina, là dove accedono al potere, combattono con
violenza la religione e diffondono l'ateismo anche ricorrendo agli strumenti di
pressione di cui dispone il potere pubblico, specialmente nel campo
dell'educazione dei giovani.
(CCC 2124) Il termine ateismo indica fenomeni molto diversi.
Una forma frequente di esso è il materialismo pratico, che racchiude i suoi
bisogni e le sue ambizioni entro i confini dello spazio e del tempo.
L'umanesimo ateo ritiene falsamente che l'uomo “sia fine a se stesso, unico
artefice e demiurgo della propria storia” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 20]. Un'altra forma
dell'ateismo contemporaneo si aspetta la liberazione dell'uomo da una
liberazione economica e sociale, alla quale “si pretende che la religione sia
di ostacolo, per natura sua, in quanto, elevando la speranza dell'uomo verso
una vita futura e fallace, la distoglierebbe dall'edificazione della città terrena”
[Gaudium et spes, 20]. (CCC 2125) Per
il fatto che respinge o rifiuta l'esistenza di Dio, l'ateismo è un peccato
contro la virtù della religione [Rm 1,18]. L'imputabilità di questa colpa può
essere fortemente attenuata dalle intenzioni e dalle circostanze. Alla genesi e
alla diffusione dell'ateismo “possono contribuire non poco i credenti, in
quanto per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione
fallace della dottrina, o anche per i difetti della propria vita religiosa, morale
e sociale, si deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il
genuino volto di Dio e della religione” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 19]. (CCC 2126) Spesso
l'ateismo si fonda su una falsa concezione dell'autonomia umana, spinta fino al
rifiuto di ogni dipendenza nei confronti di Dio [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 20]. In realtà, “il
riconoscimento di Dio non si oppone in alcun modo alla dignità dell'uomo, dato
che questa dignità trova proprio in Dio il suo fondamento e la sua perfezione”
[Gaudium et spes, 21]. La Chiesa sa
“che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore
umano” [Gaudium et spes, 21].