Gaudium et spes n. 22 e commento CCC
22. Cristo, l'uomo nuovo.
La vocazione ultima dell'uomo è quella divina.
[n. 22f] E ciò vale non solamente per i cristiani, ma
anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora
invisibilmente la grazia (39). Cristo, infatti, è morto per tutti (40) e la
vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò
dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire
associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale.
Note: (39) Cf. CONC. VAT. II,
Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen Gentium,
cap. II, n. 16: AAS 57 (1965), p. 20 [pag. 151ss]. (40) Cf. Rm 8,32.
(CCC 730) Infine viene
l'Ora di Gesù [Gv 13,1; 17,1]: Gesù consegna il suo spirito nelle mani del
Padre [Lc 23,46; Gv 19,30] nel momento in cui con la sua morte vince la morte,
in modo che, “risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre” (Rm 6,4),
egli dona subito lo Spirito Santo
“alitando” sui suoi discepoli [Gv 20,22]. A partire da questa Ora, la missione
di Cristo e dello Spirito diviene la missione della Chiesa: “Come il Padre ha
mandato me, anch'io mando voi” (Gv 20,21; cf. Mt 28,19; Lc 24,47-48; At 1,8). (CCC 729) Solo quando giunge l'Ora in cui sarà
glorificato, Gesù promette la venuta
dello Spirito Santo, poiché la sua morte e la sua risurrezione saranno il
compimento della Promessa fatta ai Padri: [Gv 14,16-17.26; 15,26; 16,7-15;
17,26] lo Spirito di verità, l'altro Paràcletos,
sarà donato dal Padre per la preghiera di Gesù; sarà mandato dal Padre nel nome
di Gesù; Gesù lo invierà quando sarà presso il Padre, perché è uscito dal
Padre. Lo Spirito Santo verrà, noi lo conosceremo, sarà con noi per sempre,
dimorerà con noi; ci insegnerà ogni cosa e ci ricorderà tutto ciò che Cristo ci
ha detto e gli renderà testimonianza; ci condurrà alla verità tutta intera e
glorificherà Cristo; convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al
giudizio.