Gaudium et spes n. 22 e commento CCC
22. Cristo, l'uomo nuovo.
In Cristo riceve luce l'enigma del dolore e della morte che ci opprime
[n. 22g] Tale e così grande è il mistero dell'uomo,
questo mistero che la Rivelazione cristiana fa brillare agli occhi dei
credenti. Per Cristo e in Cristo riceve luce quell'enigma del dolore e della
morte, che al di fuori del suo Vangelo ci opprime. Con la sua morte egli ha
distrutto la morte, con la sua risurrezione ci ha fatto dono della vita (41),
perché anche noi, diventando figli col Figlio, possiamo pregare esclamando
nello Spirito: Abba, Padre! (42).
Note: (41) Cf. Liturgia Paschalis
Bizantina. (42) Cf. Rm 8,15; Gal 4,6; Gv 1,12 e 1 Gv 3,1-2.
(CCC 425) La trasmissione della
fede cristiana è innanzitutto l'annunzio di Gesù Cristo, allo scopo di condurre
alla fede in lui. Fin dall'inizio, i primi discepoli sono stati presi dal
desiderio ardente di annunziare Cristo: “Noi non possiamo tacere quello che
abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20). Essi invitano gli uomini di tutti i tempi
ad entrare nella gioia della loro comunione con Cristo: “Ciò che noi abbiamo
udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo
contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita
(poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo
testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è
resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo
anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è
col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la
nostra gioia sia perfetta” (1Gv 1,1-4). (CCC 638) “Noi vi annunziamo la
Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha
attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù” (At 13,32-33). La risurrezione
di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo, creduta e vissuta
come verità centrale dalla prima comunità cristiana, trasmessa come
fondamentale dalla Tradizione, stabilita dai documenti del Nuovo Testamento,
predicata come parte essenziale del mistero pasquale insieme con la croce:
“Cristo è risuscitato dai morti. Con la sua morte ha vinto la morte, Ai morti
ha dato la vita” [Liturgia bizantina,
Tropario di Pasqua].