Gaudium et spes n. 23 e commento CCC


La Chiesa nel mondo contemporaneo

Parte I La chiesa e la vocazione dell'uomo 

Cap. 2° La comunità degli uomini (n.n. 23-32)

23. Che cosa intende il Concilio.

Progresso tecnico e moltiplicarsi delle relazioni

[n. 23a] Il moltiplicarsi delle relazioni tra gli uomini costituisce uno degli aspetti più importanti del mondo di oggi, al cui sviluppo molto contribuisce il progresso tecnico contemporaneo.
(CCC 1911) I legami di mutua dipendenza tra gli uomini s'intensificano. A poco a poco si estendono a tutta la terra. L'unità della famiglia umana, la quale riunisce esseri che godono di una eguale dignità naturale, implica un bene comune universale. Questo richiede una organizzazione della comunità delle nazioni capace di “provvedere ai diversi bisogni degli uomini, tanto nel campo della vita sociale, cui appartengono l'alimentazione, la salute, l'educazione [...], quanto in alcune circostanze particolari che sorgono qua e là, come possono essere [...] la necessità di soccorrere le angustie dei profughi, o anche di aiutare gli emigrati e le loro famiglie” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 84]. (CCC 2441) Alla base di ogni sviluppo completo della società umana sta la crescita del senso di Dio e della conoscenza di sé. Allora lo sviluppo moltiplica i beni materiali e li mette al servizio della persona e della sua libertà. Riduce la miseria e lo sfruttamento economico. Fa crescere il rispetto delle identità culturali e l'apertura alla trascendenza [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 32; Id., Lett. enc. Centesimus annus, 51]. (CCC 1905) In conformità alla natura sociale dell'uomo, il bene di ciascuno è necessariamente in rapporto con il bene comune. Questo non può essere definito che in relazione alla persona umana: “Non vivete isolati, ripiegandovi su voi stessi, come se già foste confermati nella giustizia; invece riunitevi insieme, per ricercare ciò che giova al bene di tutti” [Lettera dello Pseudo Barnaba, 4, 10]. 

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