Gaudium et spes n. 24 e commento CCC
24. L'indole comunitaria dell'umana vocazione nel piano di Dio.
Amore di Dio e del prossimo, primo comandamento
[n. 24b] Perciò l'amor di Dio e del prossimo è il primo e
più grande comandamento. La sacra Scrittura, da parte sua, insegna che l'amor
di Dio non può essere disgiunto dall'amor del prossimo, «e tutti gli altri
precetti sono compendiati in questa frase: amerai il prossimo tuo come te
stesso. La pienezza perciò della legge è l'amore» (Rm 13,9); (1Gv 4,20). È
evidente che ciò è di grande importanza per degli uomini sempre più dipendenti
gli uni dagli altri e per un mondo che va sempre più verso l'unificazione.
(CCC 1822) La carità è la virtù teologale per la quale
amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi
per amore di Dio. (CCC 1823) Gesù fa della carità il comandamento nuovo [Gv
13,34]. Amando i suoi “sino alla fine” (Gv 13,1), egli manifesta l'amore che
riceve dal Padre. Amandosi gli uni gli altri, i discepoli imitano l'amore di
Gesù, che essi ricevono a loro volta. Per questo Gesù dice: “Come il Padre ha
amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9). E
ancora: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io
vi ho amati” (Gv 15,12).