Gaudium et spes n. 27 e commento CCC
27. Rispetto della persona umana.
Azioni vergognose che guastano la civiltà e disonorano: torture e costrizioni psicologiche
[n. 27c6] [Sono certamente vergognose, guastano la
civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano più ancora che quelli
che le subiscono e ledono grandemente l'onore del Creatore] le torture
inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche; tutto ciò
che offende la dignità umana,
(CCC 2258) “La vita
umana è sacra perché, fin dal suo inizio, comporta l'azione creatrice di
Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico
fine. Solo Dio è il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno,
in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere
direttamente un essere umano innocente” [Congregazione per la Dottrina della
Fede, Istr. Donum vitae, Introductio,
5]. (CCC 2298) Nei tempi passati, da parte delle
autorità legittime si è fatto comunemente ricorso a pratiche crudeli per
salvaguardare la legge e l'ordine, spesso senza protesta dei pastori della
Chiesa, i quali nei loro propri tribunali hanno essi stessi adottato le
prescrizioni del diritto romano sulla tortura. Accanto a tali fatti
deplorevoli, però, la Chiesa ha sempre insegnato il dovere della clemenza e
della misericordia; ha vietato al clero di versare il sangue. Nei tempi recenti
è diventato evidente che tali pratiche crudeli non erano né necessarie per
l'ordine pubblico, né conformi ai legittimi diritti della persona umana. Al
contrario, esse portano alle peggiori degradazioni. Ci si deve adoperare per la
loro abolizione. Bisogna pregare per le vittime e per i loro carnefici.