Gaudium et spes n. 31 e commento CCC
31. Responsabilità e partecipazione.
Rispondere alla vocazione di prodigarsi per Dio e per gli altri
[n. 31c] Ma a tale senso di responsabilità l'uomo giunge
con difficoltà se le condizioni della vita non gli permettono di prender
coscienza della propria dignità e di rispondere alla sua vocazione,
prodigandosi per Dio e per gli altri.
(CCC 1789) Alcune norme valgono in ogni caso: - Non è mai
consentito fare il male perché ne derivi un bene. - La “regola d'oro”: “Tutto
quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12)
[Lc 6,31; Tb 4,15]. - La carità passa sempre attraverso il rispetto del
prossimo e della sua coscienza: Parlando “così contro i fratelli e ferendo la
loro coscienza [...] voi peccate contro Cristo” (1Cor 8,12). “È bene non […]
[fare] cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14,21).
(CCC 1786) Messa di fronte ad una scelta morale, la coscienza può dare
sia un giudizio retto in accordo con la ragione e con la legge divina, sia, al
contrario, un giudizio erroneo che da esse si discosta.