Gaudium et spes n. 34 e commento CCC
34. Il valore dell'attività umana.
Migliorare la vita umana corrisponde alle intenzioni di Dio
[n. 34a] Per i credenti una cosa è certa: considerata in
se stessa, l'attività umana individuale e collettiva, ossia quell'ingente
sforzo col quale gli uomini nel corso dei secoli cercano di migliorare le proprie
condizioni di vita, corrisponde alle intenzioni di Dio.
(CCC 307) Dio dà agli uomini anche
il potere di partecipare liberamente alla sua Provvidenza, affidando loro la
responsabilità di “soggiogare” la terra e di dominarla [Gen 1,26-28]. In tal
modo Dio fa dono agli uomini di essere cause intelligenti e libere per
completare l'opera della creazione, perfezionandone l'armonia, per il loro bene
e per il bene del loro prossimo. Cooperatori spesso inconsapevoli della volontà
divina, gli uomini possono entrare deliberatamente nel piano divino con le loro
azioni, le loro preghiere, ma anche con le loro sofferenze [Col 1,24]. Allora
diventano in pienezza “collaboratori di Dio” (1Cor 3,9; 1Ts 3,2) e del suo
Regno [Col 4,11]. (CCC 1147) Dio parla all'uomo attraverso la creazione
visibile. L'universo materiale si presenta all'intelligenza dell'uomo perché vi
legga le tracce del suo Creatore [Sap 13,1; Rm 1,19-20; At 14,17]. La luce e la
notte, il vento e il fuoco, l'acqua e la terra, l'albero e i frutti parlano di
Dio, simboleggiano ad un tempo la sua grandezza e la sua vicinanza.