Gaudium et spes n. 35 e commento CCC
35. Norme dell'attività umana.
Con l'attività l'uomo perfeziona le cose la società e se stesso
[n. 35a] L'attività umana come deriva dall'uomo così è
ordinata all'uomo. L'uomo, infatti, quando lavora, non trasforma soltanto le
cose e la società, ma perfeziona se stesso. Apprende molte cose, sviluppa le
sue facoltà, esce da sé e si supera. Tale sviluppo, se è ben compreso, vale più
delle ricchezze esteriori che si possono accumulare.
(CCC 2402) All'inizio, Dio ha
affidato la terra e le sue risorse alla gestione comune dell'umanità, affinché
se ne prendesse cura, la dominasse con il suo lavoro e ne godesse i frutti [Gen
1,26-29]. I beni della creazione sono destinati a tutto il genere umano.
Tuttavia la terra è suddivisa tra gli uomini, perché sia garantita la sicurezza
della loro vita, esposta alla precarietà e minacciata dalla violenza.
L'appropriazione dei beni è legittima al fine di garantire la libertà e la
dignità delle persone, di aiutare ciascuno a soddisfare i propri bisogni
fondamentali e i bisogni di coloro di cui ha la responsabilità. Tale
appropriazione deve consentire che si manifesti una naturale solidarietà tra
gli uomini.