Gaudium et spes n. 39 e commento CCC
39. Terra nuova e cielo nuovo.
Con la venuta del Signore dignità dell'uomo, comunione fraterna e libertà giungeranno a perfezione
[n. 39c] Ed infatti quei valori, quali la dignità
dell'uomo, la comunione fraterna e la libertà, e cioè tutti i buoni frutti
della natura e della nostra operosità, dopo che li avremo diffusi sulla terra
nello Spirito del Signore e secondo il suo precetto, li ritroveremo poi di
nuovo, ma purificati da ogni macchia, illuminati e trasfigurati, allorquando il
Cristo rimetterà al Padre «il regno eterno ed universale: che è regno di verità
e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di
pace» (80). Qui sulla terra il regno è già presente, in mistero; ma con la
venuta del Signore, giungerà a perfezione.
Note: (80) Messale romano, prefazio della festa di
Cristo Re.
(CCC 1024) Questa vita
perfetta, questa comunione di vita e di amore con la Santissima Trinità, con la
Vergine Maria, gli angeli e tutti i beati è chiamata “il cielo”. Il cielo è il
fine ultimo dell'uomo e la realizzazione delle sue aspirazioni più profonde, lo
stato di felicità suprema e definitiva. (CCC 1025)
Vivere in cielo è “essere con Cristo” [Gv 14,3; Fil 1,23; 1Ts 4,17]. Gli eletti
vivono “in lui”, ma conservando, anzi, trovando la loro vera identità, il loro
proprio nome [Ap 2,17]: “Vita est enim esse cum Christo; ideo ubi Christus, ibi
vita, ibi regnum - La vita, infatti, è stare con Cristo, perché dove c'è
Cristo, là c'è la vita, là c'è il Regno” [Sant'Ambrogio, Expositio evangelii secundum Lucam, 10, 121: PL 15, 1927]. (CCC 1026) Con la sua morte e la sua risurrezione
Gesù Cristo ci ha “aperto” il cielo. La vita dei beati consiste nel pieno
possesso dei frutti della redenzione compiuta da Cristo, il quale associa alla
sua glorificazione celeste coloro che hanno creduto in lui e che sono rimasti
fedeli alla sua volontà. Il cielo è la beata comunità di tutti coloro che sono
perfettamente incorporati in lui. (CCC 1027)
Questo mistero di comunione beata con Dio e con tutti coloro che sono in Cristo
supera ogni possibilità di comprensione e di descrizione. La Scrittura ce ne
parla con immagini: vita, luce, pace, banchetto di nozze, vino del Regno, casa
del Padre, Gerusalemme celeste, paradiso: “Quelle cose che occhio non vide, né
orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per
coloro che lo amano” (1Cor 2,9).