Gaudium et spes n. 40 e commento CCC
40. Mutua relazione tra Chiesa e mondo.
La Chiesa diffonde sul mondo la luce e la vita divina
[n. 40c] Tale compenetrazione di città terrena e città
celeste non può certo essere percepita se non con la fede; resta, anzi, il
mistero della storia umana, che è turbata dal peccato fino alla piena
manifestazione dello splendore dei figli di Dio. Ma la Chiesa, perseguendo il
suo proprio fine di salvezza, non solo comunica all'uomo la vita divina; essa
diffonde anche in qualche modo sopra tutto il mondo la luce che questa vita
divina irradia, e lo fa specialmente per il fatto che risana ed eleva la
dignità della persona umana, consolida la compagine della umana società e
conferisce al lavoro quotidiano degli uomini un più profondo senso e
significato. Così la Chiesa, con i singoli suoi membri e con tutta intera la
sua comunità, crede di poter contribuire molto a umanizzare di più la famiglia
degli uomini e la sua storia.
(CCC 748) “Cristo è la luce
delle genti, e questo sacro Concilio, adunato nello Spirito Santo, ardentemente
desidera che la luce di Cristo, riflessa sul volto della Chiesa, illumini tutti
gli uomini, annunziando il Vangelo a ogni creatura” [Conc. Vat. II, Cost dogm. Lumen gentium, 1]. Con queste parole si
apre la “Costituzione dogmatica sulla Chiesa” del Concilio Vaticano II. Con ciò
il Concilio indica che l'articolo di fede sulla Chiesa dipende interamente
dagli articoli concernenti Gesù Cristo. La Chiesa non ha altra luce che quella
di Cristo. Secondo un'immagine cara ai Padri della Chiesa, essa è simile alla
luna, la cui luce è tutta riflesso del sole. (CCC 749)
L'articolo sulla Chiesa dipende anche interamente da quello sullo Spirito
Santo, che lo precede. “In quello, infatti, lo Spirito Santo ci appare come la
fonte totale di ogni santità; in questo, il divino Spirito ci appare come la
sorgente della santità della Chiesa” [Catechismo
Romano, 1, 10, 1]. Secondo l'espressione dei Padri, la Chiesa è il luogo
“dove fiorisce lo Spirito” [Sant'Ippolito di Roma, Traditio apostolica, 35]. (CCC 750)
Credere che la Chiesa è “Santa” e “Cattolica” e che è “Una” e “Apostolica”
(come aggiunge il Simbolo niceno-costantinopolitano) è inseparabile dalla fede
in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Nel Simbolo degli Apostoli professiamo di
credere la santa Chiesa (“Credo […] Ecclesiam”), e non nella Chiesa, per non confondere Dio con le sue opere e per
attribuire chiaramente alla bontà di Dio tutti i doni che egli ha riversato
nella sua Chiesa [Catechismo Romano,
1, 10, 22].