Gaudium et spes n. 40 e commento CCC
40. Mutua relazione tra Chiesa e mondo.
Per preparare le vie al Vangelo il mondo può fornire un aiuto prezioso
[n. 40d] Inoltre
la Chiesa cattolica volentieri tiene in gran conto il contributo che, per
realizzare il medesimo compito, han dato e danno, cooperando insieme, le altre
Chiese o comunità ecclesiali. Al tempo stesso essa è persuasa che, per
preparare le vie al Vangelo, il mondo può fornirle in vario modo un aiuto
prezioso mediante le qualità e l'attività dei singoli o delle società che lo
compongono. Allo scopo di promuovere debitamente tale mutuo scambio ed aiuto,
nei campi che in qualche modo sono comuni alla Chiesa e al mondo, vengono qui
esposti alcuni principi generali.
(CCC 811) “Questa è l'unica Chiesa
di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica” [
Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
8]. Questi quattro attributi, legati inseparabilmente tra di loro [Cf.
Sant’Offizio, Lettera ai vescovi
d'Inghilterra (14 settembre 1864): DS, 2888], indicano tratti essenziali
della Chiesa e della sua missione. La Chiesa non se li conferisce da se stessa;
è Cristo che, per mezzo dello Spirito Santo, concede alla sua Chiesa di essere
una, santa, cattolica e apostolica, ed è ancora lui che la chiama a realizzare
ciascuna di queste caratteristiche. (CCC 812) Soltanto la fede può riconoscere
che la Chiesa trae tali caratteristiche dalla sua origine divina. Tuttavia le
loro manifestazioni storiche sono segni che parlano chiaramente alla ragione
umana. “La Chiesa” - ricorda il Concilio Vaticano -, a causa della sua eminente
santità […], della sua cattolica unità, della sua incrollabile stabilità, è per
se stessa un grande e perenne motivo di credibilità e una irrefragabile testimonianza
della sua missione divina” [Concilio Vaticano I: DS 3013].