Gaudium et spes n. 42 e commento CCC
42. Aiuto che la Chiesa intende dare alla società umana.
Gran rispetto per il vero, buono e giusto che l’umanità crea nelle sue istituzioni
[n. 42g] Il
Concilio, dunque, considera con grande rispetto tutto ciò che di vero, di buono
e di giusto si trova nelle istituzioni, pur così diverse, che la umanità si è
creata e continua a crearsi. Dichiara inoltre che la Chiesa vuole aiutare e
promuovere tutte queste istituzioni, per quanto ciò dipende da lei ed è
compatibile con la sua missione. Niente le sta più a cuore che di servire al
bene di tutti e di potersi liberamente sviluppare sotto qualsiasi regime che rispetti
i diritti fondamentali della persona e della famiglia e riconosca le esigenze
del bene comune.
(CCC 775) “La Chiesa è in Cristo come sacramento, cioè
segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere
umano” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 1]. Essere il sacramento dell'intima
unione degli uomini con Dio: ecco il primo fine della Chiesa. Poiché la
comunione tra gli uomini si radica nell'unione con Dio, la Chiesa è anche il
sacramento dell'unità del genere umano.
In essa, tale unità è già iniziata poiché essa raduna uomini “di ogni nazione,
razza, popolo e lingua” (Ap 7,9); nello stesso tempo, la Chiesa è “segno e
strumento” della piena realizzazione di questa unità che deve ancora compiersi.
(CCC 776) In quanto sacramento, la Chiesa è
strumento di Cristo. Nelle sue mani essa è lo “strumento della Redenzione di
tutti” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 9], “il sacramento universale della salvezza” [Lumen gentium, 48], attraverso il quale
Cristo “svela e insieme realizza il mistero dell'amore di Dio verso l'uomo”
[Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes,
45]. Essa “è il progetto visibile dell'amore di Dio per l'umanità” [Paolo VI, Discorso al Sacro Collegio dei Cardinali
(22 giugno 1973)], progetto che vuole “la costituzione di tutto il genere umano
nell'unico Popolo di Dio, la sua riunione nell'unico Corpo di Cristo, la sua
edificazione nell'unico tempio dello Spirito Santo” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7; Lumen gentium, 17].