Gaudium et spes n. 42 e commento CCC
42. Aiuto che la Chiesa intende dare alla società umana.
La vera unione sociale discende dall’unione di menti, cuori, fede e carità
[n. 42d] Così essa
mostra al mondo che una vera unione sociale esteriore discende dalla unione
delle menti e dei cuori, ossia da quella fede e da quella carità, con cui la
sua unità è stata indissolubilmente fondata nello Spirito Santo. Infatti, la
forza che la Chiesa riesce a immettere nella società umana contemporanea
consiste in quella fede e carità effettivamente vissute, e non in una qualche
sovranità esteriore esercitata con mezzi puramente umani.
(CCC 755) “La Chiesa è il
podere o campo di Dio” [1Cor 3,9]. In
quel campo cresce l'antico olivo, la cui santa radice sono stati i patriarchi e
nel quale è avvenuta e avverrà la riconciliazione dei Giudei e delle genti [Rm
11,13-26]. Essa è stata piantata dal celeste Agricoltore come vigna scelta [Mt
21,33-43; Is 5,1-7]. Cristo è la vera Vite, che dà vita e fecondità ai tralci,
cioè a noi, che per mezzo della Chiesa rimaniamo in lui e senza di lui nulla
possiamo fare” [Gv 15,1-5; Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 6]. (CCC 756) “Più
spesso ancora la Chiesa è detta l'edificio
di Dio [1Cor 3,9]. Il Signore stesso si è paragonato alla pietra che i
costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare [Mt 21,42
par.; At 4,11; 1Pt 2,7; Sal 118,22]. Sopra quel fondamento la Chiesa è stata
costruita dagli Apostoli [1Cor 3,11] e da esso riceve stabilità e coesione.
Questa costruzione viene chiamata in varie maniere: casa di Dio [1Tm 3,15],
nella quale abita la sua famiglia, la
dimora di Dio nello Spirito [Ef 2,19-22], "la dimora di Dio con gli
uomini" (Ap 21,3), e soprattutto tempio
santo, rappresentato da santuari di pietra, che è lodato dai santi Padri e che
la Liturgia giustamente paragona alla Città santa, la nuova Gerusalemme. In
essa, infatti, quali pietre viventi, veniamo a formare su questa terra un
tempio spirituale [1Pt 2,5]. E questa Città santa Giovanni la contempla mentre nel
finale rinnovamento del mondo essa scende dal cielo, da presso Dio, ‘preparata
come una sposa che si è ornata per il suo sposo’ (Ap 21,1-2)” [Conc. Ecum. Vat.
II, Lumen gentium, 6]. (CCC 757) La Chiesa che è chiamata "Gerusalemme
che è in alto" e "madre nostra" (Gal 4,26) [Ap 12,17], viene
pure descritta come l'immacolata Sposa
dell'Agnello immacolato, [Ap 19,7; 21,2.9; 22,17], Sposa che Cristo "ha
amato […] e per la quale ha dato se stesso, al fine di renderla santa" (Ef
5,25-26), che si è associata con patto indissolubile e che incessantemente
"nutre e […] cura" (Ef 5,29)” [Conc. Vat. II, Lumen gentium, 6].