Gaudium et spes n. 42 e commento CCC
42. Aiuto che la Chiesa intende dare alla società umana.
Per la sua universalità la Chiesa può costituire un legame strettissimo tra comunità e nazioni
[n. 42e] Inoltre, siccome in forza della sua missione e
della sua natura non è legata ad alcuna particolare forma di cultura umana o
sistema politico, economico, o sociale, la Chiesa per questa sua universalità può
costituire un legame strettissimo tra le diverse comunità umane e nazioni,
purché queste abbiano fiducia in lei e le riconoscano di fatto una vera libertà
per il compimento della sua missione.
(CCC 758) Per scrutare il
mistero della Chiesa, è bene considerare innanzitutto la sua origine nel
disegno della Santissima Trinità e la sua progressiva realizzazione nella
storia. (CCC 760) “Il mondo fu creato in vista
della Chiesa”, dicevano i cristiani dei primi tempi [Erma, Pastor, 8, 1 (Visio 2, 4,
1); cf. Aristide, Apologia, 16, 7; San Giustino, Apologia,
2, 7: PG 6, 456]. Dio ha creato il mondo in vista della comunione alla sua vita
divina, comunione che si realizza mediante la “convocazione” degli uomini in
Cristo, e questa “convocazione” è la Chiesa. La Chiesa è il fine di tutte le
cose [Sant'Epifanio, Panarion, 1, 1,
5 Haereses, 2,4: PG 41, 181] e le
stesse vicissitudini dolorose, come la caduta degli angeli e il peccato
dell'uomo, furono permesse da Dio solo in quanto occasione e mezzo per
dispiegare tutta la potenza del suo braccio, tutta l'immensità d'amore che
voleva donare al mondo: “Come la volontà di Dio è un atto, e questo atto si
chiama mondo, così la sua intenzione è la salvezza dell'uomo, ed essa si chiama
Chiesa” [Clemente d'Alessandria, Paedagogus,
1, 6, 27, 2: PG 8, 281].