Gaudium et spes n. 44 e commento CCC
44. L'aiuto che la Chiesa riceve dal mondo contemporaneo.
La Chiesa non ignora quanto ricevuto da storia ed evoluzione del genere umano
[n. 44a] Come è importante per il mondo che esso
riconosca la Chiesa quale realtà sociale della storia e suo fermento, così pure
la Chiesa non ignora quanto essa abbia ricevuto dalla storia e dall'evoluzione
del genere umano.
(CCC 31) Creato a immagine di Dio,
chiamato a conoscere e ad amare Dio, l'uomo che cerca Dio scopre alcune “vie”
per arrivare alla conoscenza di Dio. Vengono anche chiamate “prove
dell'esistenza di Dio”, non nel senso delle prove ricercate nel campo delle
scienze naturali, ma nel senso di “argomenti convergenti e convincenti” che
permettono di raggiungere vere certezze. Queste “vie” per avvicinarsi a Dio
hanno come punto di partenza la creazione: il mondo materiale e la persona
umana. (CCC 32) Il mondo: partendo dal movimento e dal divenire, dalla contingenza,
dall'ordine e dalla bellezza del mondo si può giungere a conoscere Dio come
origine e fine dell'universo. San Paolo riguardo ai pagani afferma “Ciò che di
Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.
Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono
essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua
eterna potenza e divinità” (Rm 1,19-20) [At 14,15; 14,17; 17,27-28; Sap 13,1-9]. E sant'Agostino dice:
“Interroga la bellezza della terra, del mare, dell'aria rarefatta e dovunque espansa;
interroga la bellezza del cielo [...] interroga tutte queste realtà. Tutte ti
risponderanno: guardaci pure e osserva come siamo belle. La loro bellezza è
come un loro inno di lode ["confessio"]. Ora, queste creature, così
belle ma pur mutevoli, chi le ha fatte se non uno che è bello
["Pulcher"] in modo immutabile?” [Sant'Agostino, Sermo 241, 2: PL 38,
1134].