Gaudium et spes n. 44 e commento CCC
44. L'aiuto che la Chiesa riceve dal mondo contemporaneo.
Il popolo di Dio ascolti, discerna, interpreti i linguaggi del nostro tempo e li giudichi alla luce della parola di Dio
[n. 44d] Allo scopo di accrescere tale scambio, oggi
soprattutto, che i cambiamenti sono così rapidi e tanto vari i modi di pensare,
la Chiesa ha bisogno particolare dell'apporto di coloro che, vivendo nel mondo,
ne conoscono le diverse istituzioni e discipline e ne capiscono la mentalità,
si tratti di credenti o di non credenti. È dovere di tutto il popolo di Dio,
soprattutto dei pastori e dei teologi, con l'aiuto dello Spirito Santo,
ascoltare attentamente, discernere e interpretare i vari linguaggi del nostro
tempo, e saperli giudicare alla luce della parola di Dio, perché la verità
rivelata sia capita sempre più a fondo, sia meglio compresa e possa venir
presentata in forma più adatta.
(CCC 790) I credenti che
rispondono alla Parola di Dio e diventano membra del Corpo di Cristo, vengono
strettamente uniti a Cristo: “In quel Corpo la vita di Cristo si diffonde nei
credenti che attraverso i sacramenti vengono uniti in modo arcano ma reale a
Cristo che ha sofferto ed è stato glorificato” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 7]. Ciò è particolarmente
vero del Battesimo, in virtù del quale siamo uniti alla morte e alla risurrezione
di Cristo [Rm 6,4-5; 1Cor 12,13], e dell'Eucaristia, mediante la quale
“partecipando realmente al Corpo del Signore” “siamo elevati alla comunione con
lui e tra di noi” [Lumen gentium, 7].
(CCC 791) L'unità del corpo non elimina la
diversità delle membra: “Nell'edificazione del Corpo di Cristo vige la
diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il quale per
l'utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza
proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi” [Conc. Ecum.
Vat. II, Lumen gentium, 7]. L'unità
del Corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità: “E quindi se un
membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra; se un membro è onorato,
ne gioiscono con esso tutte le altre membra” [Lumen gentium, 7]. Infine, l'unità del Corpo mistico vince tutte le
divisioni umane: “Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti
di Cristo. Non c'è più né giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non
c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal
3,27-28).